Rai: Camere Approvano i Nuovi Vertici, Attesa per la Vigilanza tra Trattative e Sfide Future

Primo passo per la nuova governance della Rai. Il Parlamento ha designato i consiglieri di sua competenza: Antonio Marano e Alessandro Di Majo per il Senato, Federica Frangi e Roberto Natale per la Camera.

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Con l’aggiunta dei membri designati dal ministero dell’Economia, ovvero Simona Agnes e Giampaolo Rossi, il Cda della Rai è praticamente completo, in attesa della scelta del rappresentante dei dipendenti. Resta da affrontare il passaggio critico del voto della Commissione di Vigilanza, necessario per l’approvazione del nuovo presidente.

La procedura di voto ha già rivelato il clima di polemiche politiche, dato che il voto sui consiglieri ha diviso il campo e ha messo in luce l’unità della maggioranza, nonostante le discrepanze numeriche tra Camera e Senato. La partecipazione al voto è stata relativamente bassa, con 131 votanti al Senato e 231 alla Camera, anche a causa dell’Aventino adottato da una parte dell’opposizione. La maggioranza ha descritto l’esito del voto come scontato, sebbene il numero dei voti di alcuni membri come Marano e Frangi sia al di sotto delle aspettative.

L’opposizione ha subito una battuta d’arresto, con il Partito Democratico e le forze alleate (Italia Viva e Azione) che hanno sostenuto un atteggiamento di Astensione. Il Movimento 5 Stelle, al contrario, ha partecipato al voto, eleggendo i consiglieri Di Majo e Natale e lasciando il Pd senza rappresentanza al settimo piano di viale Mazzini. Le disparità interne al partito sono emerse, rendendo evidente il malcontento per le decisioni di alcuni leader.

Si sono diffuse speculazioni riguardo ai futuri vertici Rai, inclusa una potenziale modifica alla direzione di Rainews24, con nomi del M5s in circolazione come Giuseppe Carboni o Senio Bonini. L’approvazione del nuovo Cda da parte della Vigilanza è un passaggio imprescindibile.

Le mancanze numeriche nel supporto della Vigilanza potrebbero complicare l’approvazione del presidente designato, Agnes. Malgrado la presenza di Maria Stella Gelmini, si avverte un clima di incertezza su come si evolverà il sostegno per il nuovo Cda. Si prevede che il processo potrebbe richiedere alcune settimane, prefigurando una necessaria intesa.