Cambiamento radicale nella cura di Crohn e colite ulcerosa in 20 anni

La gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali, come la malattia di Crohn e la colite ulcerosa, ha subito un notevole cambiamento negli ultimi vent’anni grazie all’introduzione di terapie avanzate. Questi trattamenti comprendono l’impiego di anticorpi monoclonali e, più recentemente, piccole molecole. La priorità iniziale era focalizzata sull’efficacia della terapia rispetto ai sintomi, ma si è compreso che questo approccio non garantiva risultati duraturi.
evoluzione nella diagnosi e nel trattamento
Negli anni, è emersa l’importanza di perseguire obiettivi clinici più oggettivi. Tra questi spicca il tentativo di raggiungere la chiusura delle ulcere, un traguardo associato a una qualità della vita superiore e a una diminuzione delle ospedalizzazioni e degli interventi chirurgici. Questo risultato è realizzabile per una percentuale variabile di pazienti, ma le aspettative sono positive per il futuro.
importanza della diagnosi precoce
Il sanguinamento rappresenta uno dei sintomi più comuni della colite ulcerosa. Il professor Paolo Gionchetti, esperto in medicina interna presso l’Università di Bologna, sottolinea che il sospetto diagnostico si concretizza quando i sintomi come diarrea, presenza di muco o sangue peggiorano significativamente. In particolare, la diarrea notturna è un indicatore cruciale che può segnalare una malattia infiammatoria organica. Al contrario, la malattia di Crohn presenta caratteristiche meno evidenti poiché può colpire diverse sezioni dell’intestino.
manifestazioni extra-intestinali
Le manifestazioni extra-intestinali nelle malattie infiammatorie croniche intestinali sono frequenti e possono includere affaticamento (astenia), anemia e disturbi psicologici che interessano una larga parte dei pazienti. Il professor Flavio Caprioli, specialista in gastroenterologia presso l’Università degli Studi di Milano, evidenzia che quasi il 70-80% dei soggetti affetti da Mici manifesta astenia. Inoltre, ci sono manifestazioni articolari ed epidermiche come le artriti e l’eritema nodoso.
- Alessandro Armuzzi, responsabile Centro malattie infiammatorie croniche intestinali Humanitas Rozzano-Milano
- Paolo Gionchetti, professore di Medicina interna Università di Bologna
- Flavio Caprioli, professore di Gastroenterologia Università degli Studi di Milano