Scoperte Rivoluzionarie per le Malattie Infiammatorie Intestinali: Efficacia di Guselkumab

novità sul trattamento delle malattie infiammatorie intestinali

Recenti sviluppi promettenti si profilano per il trattamento delle malattie infiammatorie croniche intestinali, che affliggono in Italia circa 250.000 persone. Guselkumab, il primo anticorpo monoclonale totalmente umano indirizzato in modo specifico contro la subunità p19 dell’Il-23, ha dimostrato di essere una terapia efficace e sicura sia nella colite ulcerosa che nella malattia di Crohn. Questi dati significativi sono emersi durante il Congresso dell’Italian Group of Inflammatory Bowel Disease (Ig-Ibd) tenutosi a Riccione, come riportato da Johnson & Johnson.

caratteristiche del farmaco guselkumab

Guselkumab rappresenta l’unico anticorpo monoclonale anti Il-23 a doppia azione, ideato per combattere l’infiammazione a livello cellulare. La sua funzione include:

  • Neutralizzazione dell’Il-23.
  • Interazione con il CD64, un recettore presente sulle cellule produttrici di Il-23.

Attualmente, il farmaco è disponibile in Italia per il trattamento della psoriasi a placche severa in pazienti adulti e per l’artrite psoriasica attiva in caso di risposta inadeguata o intolleranza ad altre terapie antireumatiche. Inoltre, guselkumab è sotto valutazione da parte dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) per pazienti adulti con colite ulcerosa e malattia di Crohn di grado moderato a grave.

risultati degli studi recenti

studio Quasar e altri trial

Nuovi dati su guselkumab sono stati presentati nel contesto di studi significativi. In particolare, il programma di studi Quasar ha messo in luce l’efficacia del farmaco nella colite ulcerosa. I risultati indicano che:

  • 1 paziente su 2 tra quelli naïve ai trattamenti biologici raggiunge la remissione endoscopica.
  • 1 paziente su 3 tra quelli refrattari ottiene risultati simili.

Per quanto riguarda la malattia di Crohn, i trial Galaxi 2-3 e Graviti hanno evidenziato che guselkumab è l’unico anti Il-23 ad aver superato ustekinumab in uno studio registrativo, mostrando la sua superiorità sia in pazienti naïve che in quelli che già avevano fallito altri trattamenti.

dettagli sugli studi

Il programma Quasar è composto da studi controllati con placebo, finalizzati a valutare l’efficacia e la sicurezza di guselkumab nei pazienti con colite ulcerosa attiva. Gli esiti più recenti suggeriscono maggiore efficacia rispetto al placebo, con tassi di remissione endoscopica significativi, inclusi:

  • 38,1% dei pazienti trattati con 100 mg ogni 8 settimane.
  • 41,7% dei trattati con 200 mg ogni 4 settimane.

Analogamente, i dati dei trial Galaxi e Graviti confermano i potenziali benefici di guselkumab, sia per i pazienti che iniziano per la prima volta una terapia biologica, sia per quelli con storia di fallimento di trattamenti precedenti. I risultati sono stati definiti incoraggianti da esperti nel settore, mostrando che guselkumab potrebbe rappresentare una valida opzione terapeutica in questo contesto clinico.