Come ritardare il diabete nelle fasi iniziali e migliorare la qualità della vita: i consigli di Buzzetti (Sid)

L’importanza dello screening pediatrico nel diabete di tipo 1 e nella celiachia è stata recentemente sottolineata da esperti del settore, evidenziando come un intervento precoce possa modificare significativamente il corso della malattia. Durante un convegno a Roma, si è discusso del White Paper dedicato a questi temi, presentando nuove prospettive sulla diagnosi e la gestione di queste condizioni nei pazienti più giovani.

un momento storico per la salute pediatrica

Raffaella Buzzetti, presidente eletta della Società Italiana Diabetologia (Sid), ha descritto questo periodo come un “momento epocale”. La possibilità di affrontare la malattia in una fase anticipata è fondamentale. Ritardare l’insorgenza della patologia, anche di solo un anno, può avere un impatto decisivo sulla vita del paziente, aiutando a prevenire le complicanze e migliorando la gestione quotidiana della terapia insulinica.

obiettivi futuri nel riconoscimento precoce

Buzzetti ha anche menzionato il forte impegno della società scientifica per il riconoscimento della malattia in stadi molto precoci, al fine di seguire adeguatamente i soggetti a rischio. Questo permetterebbe a questi pazienti di accedere a analisi senza costi aggiuntivi, contribuendo a un monitoraggio efficace.

dialogo attivo con le istituzioni

L’esperta ha evidenziato la necessità di instaurare un dialogo costruttivo con gli enti amministrativi per rendere possibile il riconoscimento tempestivo delle fasi iniziali della malattia. L’obiettivo finale è migliorare la qualità della vita non solo dei pazienti pediatrici, ma anche di quelli adulti, creando una rete di supporto e prevenzione mirata.

  • Raffaella Buzzetti – Presidente Sid
  • Partecipanti al convegno
  • Esperti di diabete e celiachia