Nel corso della sesta udienza del processo, Alessandro Impagnatiello è al centro dell’attenzione legale per le accuse relative all’omicidio di Giulia Tramontano, sua compagna incinta. I dettagli emergenti illustrano un’inquietante sequenza di eventi, tra cui tentativi di avvelenamento e scenari macabri che coinvolgono il corpo della vittima.
l’accusa contro impagnatiello
Alessandro Impagnatiello, barman di professione, si trova a dover rispondere dell’accusa di aver ucciso Giulia Tramontano, che portava in grembo il loro figlio Thiago. Le indagini hanno rivelato tentativi dell’imputato di avvelenare la compagna, scoperti attraverso il ritrovamento di topicida nel suo zaino e l’acquisto di cloroformio sotto falso nome. Questi elementi emergono in una fase della vita di Giulia contrassegnata da grande fragilità emotiva, aggravata dalle scoperte delle continue infedeltà di Impagnatiello.
La tragica fine di Giulia Tramontano è avvenuta il 27 maggio, quando, dopo un importante incontro che ha esposto le menzogne di Impagnatiello, è stata attaccata alle spalle dall’uomo. L’autopsia ha rivelato ferite mortali al petto, seguite da tentativi di occultamento del corpo attraverso il fuoco.
gli sconvolgenti metodi di impagnatiello
Nel tentativo di liberarsi della compagna senza suscitare sospetti, Impagnatiello ha adottato metodi estremi. La decisione di tenere il bambino, dopo iniziali esitazioni, nascondeva un piano diabolico: avvelenare Giulia utilizzando sostanze letali come cloroformio, topicida e ammoniaca. La tragica rivelazione degli effetti di tali sostanze su Giulia è emersa solo dopo la sua morte, nonostante il malessere precedentemente riferito ai suoi familiari, erroneamente attribuito alla gravidanza.
le ripercussioni legali
L’udienza di oggi si caratterizza per decisioni delicate, come quella di procedere a porte chiuse durante la presentazione delle foto del corpo di Giulia, trovate dagli agenti. Una scelta volta a preservare il rispetto della vittima mentre si analizzano dettagli cruciali dell’autopsia per comprendere pienamente la dinamica dell’omicidio. L’unico imputato, Impagnatiello, è rimasto in aula, segno dell’importanza di tali testimonianze nel processo di accertamento della verità.