Questa mattina sono stati resi pubblici i dati che dimostrano che i neutrini viaggiano ad una velocita’ di circa 60 nanosecondi superiore a quella della luce, che è (cioè era) il limite massimo della velocità nell’universo.
Gli esperimenti sono stati condotti dal Cngs (Cern Neutrino to Gran Sasso). I neutrini sono stati osservati grazie al rivelatore Opera (che può analizzare il fascio di oltre 15.000 neutrini) che vengono prodotti dal Super Proton Synchrotron, al Cern di Ginevra, e sparati verso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) alla distanza di 730 km.
I risultati dei test mostrano che i neutrini impiegano 2,4 millisecondi per coprire la distanza, con un anticipo di 60 miliardesimi di secondo rispetto alla velocita’ attesa e che quindi superano di circa 20 parti per milione i 300.000 chilometri al secondo ai quali viaggia la luce e il tutto è stato eseguito con una precisione di meno di 10 nanosecondi grazie all’utilizzo di strumenti estremamente sofisticati, come sistemi Gps progettati appositamente per l’esperimento e orologi atomici.
Dario Autiero, il ricercatore che oggi pomeriggio alle 16.00 presentera’ i dati al Cern ha detto : ” Abbiamo sincronizzato la misura dei tempi tra il Cern e il Gran Sasso con un’accuratezza al nanosecondo e abbiamo misurato la distanza tra i due siti con una precisione di 20 centimetri. Nonostante le nostre misure abbiano una bassa incertezza sistematica e un’elevata accuratezza statistica e la fiducia riposta nei nostri risultati sia alta, siamo in attesa di confrontarli con quelli provenienti da altri esperimenti “.
Anche il Cern stesso ha ammesso che ” considerando le straordinarie conseguenze di questi dati, si rendono necessarie misure indipendenti prima di poter respingere o accettare con certezza questo risultato. Per questo motivo la collaborazione Opera ha deciso di sottoporre i risultati a un esame piu’ ampio nella comunita’ “.
Sergio Bertolucci, il direttore scientifico del Cern, spiega che “Quando un esperimento si imbatte in un risultato apparentemente incredibile e non riesce a individuare un errore sistematico che abbia prodotto quella misura, la procedura standard e’ sottoporlo a una piu’ ampia indagine. Se questa misura fosse confermata potrebbe cambiare la nostra visione della fisica, ma dobbiamo essere sicuri che non esistano altre, più banali, spiegazioni. Cio’ richiederà misure indipendenti “.
Antonio Ereditato, il fisico italiano Antonio Ereditato dell’universita’ di Berna e responsabile di Opera, ha fatto notare che “Questo risultato e’ una completa sorpresa. Dopo molti mesi di studi e di controlli incrociati non abbiamo trovato nessun effetto dovuto alla strumentazione in grado di spiegare il risultato della misura. Continueremo i nostri studi e attendiamo misure indipendenti per valutare pienamente la natura di queste osservazioni. Il potenziale impatto sulla scienza e’ troppo grande per trarre conclusioni immediate o tentare interpretazioni. La mia prima reazione e’ che il neutrino ci sorprende ancora una volta con i suoi misteri “.
( http://webcast.cern.ch/ per la diretta web ore 16.00 )
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