Rossella Urru: liberazione non confermata dalla Farnesina

Ieri è stata diffusa la notizia della liberazione di Rossella Urra e su Twitter, Facebook e decine di siti online la gioia sta rimbalzando da una parte all’altra ininterrottamente.
Purtroppo, però, ancora nessuna conferma ufficiale è stata data dalle autorità. In realtà, la notizia è apparsa sul sito del giornale mauritano “Sahara media” per essere poi ripresa dalla redazione in lingua araba della tv del Qatar al Jazeera e infine giuggere in Italia verso l’ora di pranzo.

A Samugheo, però, luogo natìo della ragazza rapita, dalla Farnesina non è ancora arrivata nessuna notizia e la famiglia, nonché gli amici e la popolazione, sono subito ripiombati nella disperazione di 4 mesi fa.
Il Commissario straordinario del ministero degli Esteri Margherita Boniver si è affetta a dire che “se fosse vero lo sapremmo”.
Il sindaco di Samugheo, Antonello Demelas, conferma: “Sì, si stanno vivendo i momenti di quattro mesi fa”, mentre la famiglia è “in pessimo stato” come dichiarato dal parroco del paese Alessandro Floris.

Rossella Urru ha 30 anni ed è una cooperante del Cisp (Comitato italiano per lo sviluppo dei popoli). La sera del rapimento si trovava a Tinduf, nel sud dell’Algeria, ospite di un campo profughi saharawi. Lì si occupava della coordinazione di un progetto finanziato dall’Unione europea. È stata rapita insieme a due cooperanti spagnoli, Ainhoa Fernandez de Rincon ed Enric Gonyalons; probabilmente finiti nella rete dei militanti del gruppo di al Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi).
Secondo l’agenzia mauritana Nouakchott, Rossella sarebbe stata rilasciata in cambio della liberazione di Abderrahmane Ould Meddou, un «salafita» arrestato per il sequestro di due coniugi italiani.

 

Sempre secondo l’Agenzia “il detenuto salafita Abderrahmane Ould Medou era stato portato nella notte tra giovedì e venerdì verso una direzione sconosciuta, prima di aggiungere che la partenza del detenuto sarebbe legata alla liberazione del gendarme ostaggio dell’Aqmi, per il quale oggi scadeva un ultimatum”.