Già dal 2012, verrà imposto dall’International Maritime Organization, a tutte le imbarcazioni in prossimità delle coste americane e internazionali, l’utilizzo dei nuovi biocarburanti che producono minori emissioni di zolfo.
In un recente studio pubblicato online su Environmental Science & Technology si evidenzia come gli effetti positivi e benefici che deriveranno da questa misura restrittiva per tutto l’ecosistema saranno di gran lunga superiori a tutte le stime che si erano fatte fino ad ora.
Un esempio di come già sia efficace il rispetto per le nuove regole di navigazione si ha in California (che addirittura ha aderito a un protocollo ancor più restrittivo che prevede carburanti più puliti in una fascia costiera larga 40 miglia) dove la nave Margrethe Maersk ha ridotto notevolmente l’inquinamento da lei prodotto.
I livelli di biossido di zolfo sono molto diminuiti, infatti si è passati da 49 grammi per chilogrammo di carburante a 4,3 grammi. Inoltre le emissioni di particolato (che sono notevolmente dannose sia per i polmoni che per il sistema cardiocircolatorio) hanno subito un abbattimento del 90%, dai 3,77 grammi per chilogrammo di carburante a 0,39 grammi. Anche la concentrazione di black carbon – carbonio elementare, un eccellente indicatore di inquinamento – è crollata del 41%.
Daniel Lack, chimico del NOAA’s Earth System Research Laboratory che ha diretto le ricerche sulla Margrethe Maersk, ha commentato così i risultati ottenuti : «Questo studio ci indica cosa ci possiamo aspettare in futuro per la popolazione della California, della nazione e di tutto il globo» ed « È importante che si sappia che le misure adottate hanno effettivamente gli impatti voluti per quanto mi riguarda questo è l’esempio di come la scienza possa procurare talvolta grandi gioie».