Il terrore si semina in Francia: alle undici di questa mattina è esploso un forno di un sito di stoccaggio di rifiuti radioattivi situato presso la centrale nucleare Marcoule.
Al momento le notizie riportano la morte di una persona e di quattro feriti.
La zona colpita non è distante dall’Italia: si trova a 242 km da Ventimiglia, 257 da Torino, 342 da Genova. La popolazione teme che ci possa essere una fuga di radiazioni, ma il governo cerca di tranquillizzare la nazione: “Non c’é fuga radioattiva”.
I vigili del fuoco hanno comunque circoscritto l’area.
AGGIORNAMENTO GOVERNO CONFERMA, NON C’E’ STATA FUGA RADIOATTIVA – “Non c’è stata fuga radioattiva”: lo ha confermato il governo di Parigi. Sul sito nucleare non è stata fatta nessuna evacuazione né isolamento di lavoratori della centrale dove è avvenuto l’incidente. Cosi ha annunciato il ministero dell’Interno. Non c’è nessun reattore nucleare attivo a Marcoule. Gli esperti dell’Enea e dell’Associazione Italiana Nucleare dichiarano che cio che è successo oggi non può essere considerato un incidente nucleare, ma “un incidente di tipo convenzionale”. Le tre centrali costruite a Marcoule fra il 1955 e il 1960 sono dismesse da tempo. Per quanto concerne l’Italia la situazione è “sotto controllo”. Nel sito di scorie nucleari di Marcoule, in Francia è tutto sotto controllo e al momento “non si registrano fughe radioattive”. Lo ha detto al telefono il capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, all’assessore all’Ambiente della Regione Liguria, Renata Briano, precisando che “nella malaugurata circostanza che si possano verificare fughe radioattive, sarebbero comunque ridotte perché non fuoriuscite dal reattore della centrale”.