Mentre oggi la Norvegia si è fermata a mezzogiorno per commemorare, in silenzio, le vittime delle stragi di Utoya e Oslo, sul web comprare la foto terribile che mostra Breivik, il responsabile delle uccisioni, mentre sta per uccidere un ragazzo che, in ginocchio e a mani giunte, lo implora di non ammazzarlo.
Intanto, proseguono le indagini su Breivik ei suoi spostamenti. La polizia indaga seguendo una pista che porta in est Europa. Sembrerebbe che l’autore dei crimini si sia rifornito di prodotti chimici da un negoziante polacco online. La polizia ha smentito l’arresto però sono in corso le indagini sul commerciante in questione. Inoltre, tra l’agosto e il settembre scorsi, Breivik si sarebbe recato per una settimana in Repubblica Ceca. Nella capitale cercò di procurarsi delle armi e nello specifico un fucile automatico ak-47. Dopo giorni di ricerche, i suoi tentativi andarono a vuoto, nonostante pensasse di trovarsi in un luogo pullulante di armi e droga e nonostante i contatti intrapresi con la malavita locale.
Oggi la polizia ha ridimensionato il numero delle vittime portandolo da 93 a 76. E, sempre oggi, si è tenuta l’udienza preliminare per la carcerazione preventiva di Breivik, a porte chiuse. La decisione è stata presa per motivi di sicurezza ed è stato fatto divieto all’assassino di avere contatti con i media. L’udienza è durata quasi un’ora e al suo arrivo in tribunale, l’uomo è stato circondato da una folla di gente che ha cercato di bloccare l’auto. È stato necessario l’intervento della polizia.
La polizia norvegese ha anche preso contatti e intavolato collaborazioni con la polizia britannica. Nel volume scritto da Breivik contro il “pericolo musulmano”, infatti, vengono citati ambienti dell’estrema destra britannica ed una società segreta fondata a Londra nel 2002. Il premier Cameron ha deciso di controllare gli ambienti di estrema destra dopo che Breivik ha confessato di aver avuto contatti con l’English Defence league e dopo aver ipotizzato la distruzione di un sito nucleare britannico.