Il Dracula di Bram Stoker è un caposaldo della letteratura gotica, ovvero di quella letteratura nata tra la fine del 700 e inizi dell’800 e che ha avuto in Mary Shelley e nello scrittore irlandese due tra i suoi più importanti contribuitori ed innovatori. Molti considerano questo romanzo addirittura come l’ultimo vero romanzo ottocentesco. E’ vero anche che tale opera scritta verso la fine dell’ 800 e cioe’ in pieno positivismo ha saputo colpire la fantasia di milioni di lettori rendendo il suo protagonista, il conte della Transilvania una delle icone fantastiche più riuscite di tutta la letteratura occidentale.
Basti ricordare come a livello cinematografico si siano avute rifacimenti, sequel e trame di ogni sorta aventi a che fare con i non-morti assetati di sangue. Dal Nosferatu di Murnau al Dracula di Coppola, la figura del conte ha avuto infinete rivisitazioni. C’è da dire che chi leggera’ questo romanzo assaporera’ il piu’ genuino conte Dracula, meno romantico di quello di Coppola ma ciononostante piu’ scaltro e calcolatore.
L’opera è anche un romanzo epistolare, dove possiamo apprendere gli avvenimenti di tutta la vicenda leggendo i diari tenuti da alcuni dei suoi protagonisti come quelli dei coniugi Harker e quello del dottor Seward. Cio’ rende ahime’ certe situazioni un po’ tirare e inverosimili ma tuttavia tale scelta di narrazione è inevocabilmente dovuta al gusto dell’epoca al quale Stoker non si è voluto sottrarre. Le vicende di svolgono in Transilvania (regione dell’odierna Romania) e a Londra, la grande capitale inglese dove il conte si recherà per tentare di ampliare il suo dominio ed avere un nuovo bacino di caccia. I nostri eroi guidati dal dottor Van Helsing, anche egli ormai diventato un celebre personaggio della letteratura fantastica, combatteranno il male in terra, muniti di aglio, croci, paletti, sangue freddo e molta fede. Piu’ di una volta infatti la fede sara’ di aiuto e conforto alle persone che dovranno vedersela con il conte.
In definitiva un romanzo consigliato agli amanti del genere e non, che potranno apprezzare un tipo di letteratura di genere, ovvero quella gotica che essendo figlia della grande letteratura ottocentesca, non scade mai in banalità come a volte accade per la letteratura horror dei giorni nostri e sa regalare momenti di puro brivido. Provare per credere.