L’emergenza rifiuti deborda dai confini territoriali nostrani: scandalo, vergogna e dissenso ricoprono la città di Napoli da quattro anni e più. Adesso viene tirata in ballo l’Unione europea che, a detta del commissario dell’ambiente, Janez Potocnik, si vede profondamente preoccupata dalla situazione vigente in Italia.
Il Bel Paese rischia una grossa pena pecuniaria per insolvenza: “Le autorità italiane non hanno ancora fatto quanto necessario per trovare una soluzione adeguata e definitiva al problema. Sto seguendo da vicinola situazione dei rifiuti a Napoli e della gestione generale in Campania. Guardando le immagini dei media e la lettura delle notizie, sono molto preoccupato del fatto che così pochi progressi sono stati compiuti dal 2007 quando la Commissione europea è stata obbligata ad aprire una procedura di infrazione contro l’Italia“.
Ad oggi appare dunque inevitabile imbattersi in una sanzione che di indecoroso avrebbe ben molto. Come venirne a capo? L’indulgenza non sembra essere nelle corde del commissario che aggiunge: ‘I miglioramenti reali si devono ancora vedere e vanno confermati da parte dei cittadini. L’assenza di passi avanti lascia alla Commissione poca scelta, se non quella di proseguire attivamente con la procedura d‘infrazione. A meno che la situazione non cambi per tempo, questo potrebbe portare a sanzioni pecuniarie per l’Italia da parte della Corte europea di giustizia“.
Potocnik, però, in questo suo parlare elogia l’operato del nuovo sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, se non altro per l’impegno finora profuso: “Mi incoraggia l’impegno del nuovo sindaco di Napoli e la Commissione è pronta a cooperare con le autorità italiane in ogni modo utile per raggiungere un risultato positivo per gli abitanti di Napoli. Mi rivolgo a tutte le forze competenti perché prendano in mano la questione, in modo che il denaro dei contribuenti serva a migliorare la situazione sul terreno piuttosto che a pagare le multe“.