Ieri alla Rotonda Diaz si è tenuta la grande serata di chiusura per la campagna elettorale di De Magistris in vista del ballottaggio del 29 e 30 maggio. Secondo gli organizzatori erano 15mila i partecipanti e, più che a Piazza Dante, la festa si è riempita di palloncini, nastrini, striscioni, magliette, cartelli di un vivo colore arancione. In Piazza sventolavano le bandiere di tutti i partiti ormai appoggianti il candidato sindaco: quelle di Idv, Pd, Rifondazione Comunista, Partito del Sud, Sel, tutti lì per sottolineare l’importanza di queste votazioni per la città di Napoli.
Sul palco si sono susseguiti numerosi personaggi politici e dello spettacolo. Tra i primi, Nichi Vendola, Di Pietro, il Presidente della Federazione dei Verdi Angelo Bonelli, il Segretario della Federazione della Sinistra Angelo Ferrero, Ignazio Marino del Pd, Sonia Alfano. Il discorso più sentito e partecipato è stato probabilmente quello di Nichi Vendola. Come gli altri, il politico pugliese si è rivolto ai napoletani auspicando una liberazione e una nuova rinascita per la città e dichiarando che il voto, oggi più che mai, è un “atto antico e moderno, un gesto di ribellione e disobbedienza civile.” E ribadendo che “noi ci ribelliamo alla volgarità di regime, al maschilismo, al sessismo, all’omofobia, al razzismo, a tutto questo ciarpame che è la lingua che parla una classe dirigente che lunedì comincerà a preparare le valigie”.
Antonio Di Pietro, con un intervento di circa un quarto d’ora, ha ribadito che, nonostante le diversità che dividono la sinistra, grazie all’incitamento e alla guida del popolo napoletano, le varie correnti si sono incanalate nel sostegno a De Magistris perché il popolo stesso ha indicato loro la strada, una strada che non deve passare per divisioni e spaccature, ma deve portare ad una maggiore unità ed omogeneità.
Rosaria De Cicco è stata la presentatrice della serata e tanti sono stati anche i videomessaggi a favore dell’ex magistrato. Hanno inviato il loro sostegno il Premio Nobel Dario Fo, l’attore Luca Zingaretti, il “cafone” Renzo Arbore (come lui stesso si è definito).
Tra gli artisti sul palco si sono esibiti anche alcuni comici. In primis Dario Vergassola che, a seguito di un piccolo monologo comico, ha fatto un’intervista a De Magistris come quelle tenute a Parla con me. Significativo è stato l’intervento di Simone Schettino. Il comico di Castellammare è stato oggetto di numerose critiche e polemiche in questi ultimi giorni. La causa: l’organizzazione di alcune serate “sbagliate” da parte del suo manager. Difatti, Schettino si è trovato, senza saperlo, ad esibirsi in una serata a Miano a favore del candidato sindaco Gianni Lettieri e, nonostante lo spettacolo dovesse durare 40 minuti, è andato via dopo soli 3 minuti pensando si trattasse solo di spettacolo e non di una serata di carattere politico. Lo stesso comico ha tenuto a ribadire che lui non si è mai schierato politicamente in passato e che, se è salito sul palco a “salutare il pubblico di De Magistris” lo ha fatto perché lo stesso De Magistris si è mostrato disponibile nel comprendere l’equivoco creatosi e che dalle file del Pdl non è ancora arrivata una spiegazione sul perché sul sito e sui manifesti figura ancora la sua immagine associata a quella del candidato Lettieri. Inoltre, sui manifesti napoletani Simone Schettino appare contemporaneamente sia in quelli a favore di Lettieri che in quelli a favore di De Magistris e nessuno gli ha dato ancora spiegazioni. Dopo il chiarimento, lo spettacolo è continuato con un monologo comico e un augurio al’ex magistrato. Tra gli altri attori, Francesco Paolantoni, Patrizio Rispo, Giacomo Rizzo, Mario Porfito, Enzo De Caro, Luisa Amatucci nipote di Isa Danieli della quale ha letto una lettera, Luigi Cauzzu.
Naturalmente, verso fine serata, immancabile l’intervento dello stesso De Magistris circondato dai ragazzi che lo hanno seguito e aiutato durante tutta la campagna elettorale. Il suo discorso è stato soprattutto di ringraziamento alla cittadinanza e di augurio per una nuova epoca per Napoli. Si è soffermato molto sul carattere pacifico della rivoluzione che i giovani stanno portando avanti in città e ha speso qualche parola sulle accuse rivoltegli ieri dai sostenitori di Lettieri. De Magistris è stato additato come mandate morale di un incendio che ha colpito il materiale di propaganda dell’avversario e la sua replica è stata “come fa ad essere mandante morale di un atto del genere uno che sta vincendo?”.
Tra gli artisti musicali, si sono esibiti Enzo Gragnaniello con i Suedexpress, Teresa De Sio che ha cantato suoi cavalli di battaglia tra cui “Aumma aumma”, l’Orchestra Napoliopera presentata a inizio spettacolo da Renzo Arbore. La serata si è conclusa con la musica impegnata degli A67, che hanno presentato anche una rivisitazione di “Don Raffaè” di Fabrizio De Andrè, e dei 99 Posse.
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