Meloni e la partita di Nato al vertice de L’Aja: Trump sollecita l’Europa

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La massima latina “Si vis pacem, para bellum”, tradotta come “Se vuoi la pace, prepara la guerra”, è stata citata dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il suo intervento in Senato prima di recarsi al vertice della NATO ad Aja. Questa espressione riflette perfettamente l’atmosfera presente nella città olandese, dove i 32 Paesi membri dell’Alleanza Atlantica si sono riuniti per approvare un significativo incremento delle spese militari, il più consistente dalla fine della Guerra Fredda: un obiettivo di dieci anni per raggiungere il 3,5% del PIL in spese militari e l’1,5% in sicurezza.

Impegni dell’Italia al vertice NATO

L’Italia ha confermato la propria disponibilità a rispettare gli impegni assunti. Meloni ha ribadito questa posizione sia in Aula che nei Paesi Bassi, prima di proseguire verso Bruxelles per partecipare al Consiglio europeo.

Accoglienza e delegazione italiana

La presidente del Consiglio è arrivata nel tardo pomeriggio ad Amsterdam, accolta da Marco Peronaci, rappresentante permanente presso il Consiglio Atlantico, e dall’ambasciatore italiano nei Paesi Bassi, Augusto Massari. La delegazione italiana comprende anche:

  • Antonio Tajani – Vicepremier e Ministro degli Esteri
  • Guido Crosetto – Ministro della Difesa

Focus sulle spese militari e sul ruolo di Trump

I riflettori sono puntati su Donald Trump, che all’Aja potrebbe conseguire un importante successo riguardante l’aumento delle spese militari fino al 5% del PIL per i partner NATO. Questo tema è stato centrale durante la sua amministrazione ed è sostenuto con forza dalla Casa Bianca affinché tutti gli alleati si adeguino.

Tensioni tra Spagna e Italia sulle spese difensive

Le tensioni tra i leader europei emergono chiaramente: mentre l’Italia sembra pronta a seguire le indicazioni statunitensi, la Spagna mostra una certa resistenza. Meloni ha sottolineato che Roma intende fare la sua parte nell’aumentare le risorse destinate alla sicurezza.

Punti chiave delle dichiarazioni di Meloni:

  • Aumento delle risorse per la sicurezza necessarie.
  • Skepticismo verso un sistema difensivo europeo parallelo alla NATO.
  • Necessità di investimenti mirati nelle aziende italiane.
  • Sostenibilità e credibilità del percorso verso il 5% in spesa militare.

Crisis geopolitiche e discussioni future

Mentre si discute dell’obiettivo del 5%, le tensioni internazionali rimangono elevate. La crisi iraniana sarà uno dei temi principali del vertice NATO. Inoltre, ci si attende che vengano affrontate decisioni cruciali riguardanti l’Ucraina.

Atteso incontro tra Trump e Zelensky

Sarà interessante osservare se avverrà un incontro tra Trump e Zelensky durante questo summit. Le aspettative sono alte riguardo agli sviluppi futuri legati all’ingresso dell’Ucraina nella NATO.