Previdenza complementare interessa il 37% dei lavoratori secondo Vavassori di Amundi

previdenza complementare: un settore in crescita ma ancora limitato

La previdenza complementare rappresenta un ambito di crescente interesse, La sua diffusione tra i giovani e i lavoratori dipendenti rimane insufficiente. Secondo Nadia Vavassori, responsabile dei fondi pensione aperti di Amundi Sgr, solo il 37% della forza lavoro italiana ha aderito a tali forme di previdenza. Questa situazione evidenzia la necessità di una maggiore consapevolezza e incentivazione verso queste opzioni.

la necessità di incentivare la previdenza complementare

Durante il convegno “Demografia, un patto fra generazioni”, che si è tenuto al Palazzo dell’Informazione, Vavassori ha sottolineato l’importanza di promuovere la previdenza complementare tra le nuove generazioni. Si prevede che saranno proprio i giovani a dover affrontare sfide significative per integrare le proprie pensioni pubbliche.

proposte per una maggiore adesione

L’esperta ha suggerito alcune strategie per incentivare l’adesione alla previdenza complementare:

  • Differenziare opportunità e profili di investimento in base all’età.
  • Introdurre un plafond di deducibilità fiscale specifico.
  • Offrire incentivi fiscali diversificati per fasce d’età e individui.
  • Trovare meccanismi che permettano a tutti di accumulare risparmi sfruttando vantaggi fiscali.

conclusioni sulla previdenza complementare

In sintesi, affinché la previdenza complementare possa diventare una realtà consolidata nel panorama italiano, è fondamentale implementare misure che ne facilitino l’accesso e l’adesione da parte dei lavoratori. Solo attraverso un approccio proattivo sarà possibile garantire una sicurezza finanziaria adeguata alle future generazioni.