Prezzi carburanti in rialzo: benzina e gasolio raggiungono i massimi da aprile 2025

prezzi di benzina e gasolio in aumento: analisi del mercato
Nelle ultime settimane, il settore petrolifero globale ha mostrato segni di notevole instabilità, con ripercussioni dirette sui costi dei carburanti in Italia. Dalle rilevazioni effettuate da Staffetta Quotidiana, emerge che i prezzi medi di benzina e gasolio hanno registrato un incremento significativo, raggiungendo i massimi livelli dal mese di aprile. Questo aumento, già visibile nei listini pubblicati venerdì scorso, si è manifestato ulteriormente questa mattina con variazioni tangibili nei prezzi applicati a livello nazionale.
fattori internazionali che influenzano i prezzi
Il contesto internazionale ha avuto un impatto determinante. Le recenti tensioni geopolitiche, in particolare gli attacchi statunitensi all’Iran, hanno generato incertezze nei mercati energetici, contribuendo ad un incremento delle quotazioni del petrolio. Nonostante una temporanea flessione delle quotazioni avvenuta venerdì, l’andamento complessivo della settimana ha portato a un marcato rincaro dei prodotti raffinati.
dati aggiornati: aumenti su tutta la linea
Dall’ultima rilevazione condotta da Staffetta Quotidiana, i prezzi medi alla pompa risultano aggiornati come segue:
- Benzina self service: 1,748 €/l (+21 millesimi)
- Gasolio self service: 1,670 €/l (+36 millesimi)
- Benzina servito: 1,886 €/l (+20 millesimi)
- Gasolio servito: 1,806 €/l (+34 millesimi)
Sebbene le differenze tra le varie compagnie siano contenute, le pompe bianche continuano a offrire prezzi leggermente inferiori rispetto alle grandi aziende senza riuscire a evitare l’aumento generalizzato.
aumenti delle compagnie: Q8 e Tamoil rispondono al mercato
I cambiamenti non si sono fatti attendere. Tra le prime aziende ad adeguare i listini vi è stata Q8, che ha incrementato di un centesimo al litro sia il prezzo della benzina che quello del gasolio. Anche Tamoil, ha applicato un rialzo di un centesimo sul gasolio.
Tali modifiche devono essere interpretate come reazioni dirette all’evoluzione dei mercati internazionali e alla volatilità del prezzo del greggio, causata da fattori geopolitici. Se persisteranno le tensioni tra Stati Uniti e Iran, non si esclude la possibilità di ulteriori aumenti nelle settimane a venire.