Firenze riscopre l’antica tradizione con l’incoronazione del Marzocco

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l’incoronazione del marzocco a firenze

Firenze ha nuovamente celebrato, per il quinto anno consecutivo, l’antica tradizione dell’incoronazione del Marzocco, un evento che si svolge prima della festività di San Giovanni, patrono della città. Questa cerimonia è stata ripristinata dal Comune di Firenze grazie all’iniziativa della Società San Giovanni Battista, in collaborazione con il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, il Calcio Storico Fiorentino e la Bottega Orafa Paolo Penko.

la creazione della corona

La corona destinata al Marzocco è stata realizzata dalla Bottega Penko ed è caratterizzata da intricati trafori, cesellature e incisioni a bulino. Questo capolavoro è arricchito con smalto rosso cremisi traslucido alternato a smalto bianco, oltre all’utilizzo di perle, granati, lapislazzuli e cristalli di diverse forme e tagli.

il cerimoniale storico

La vicesindaca Paola Galgani, insieme a Claudio Bini, presidente della Società San Giovanni Battista, e a Riccardo Penko, ha posto la corona sulla testa del Leone simbolo di potenza fiorentina. Il corteo ha avuto origine dal Palagio di Parte Guelfa fino a Piazza della Signoria dove si è unito alla delegazione della Società. Al termine dell’evento si è svolta l’esibizione dei Bandierai degli Uffizi e la consegna del Premio Corona del Marzocco.

  • Paola Galgani – Vicesindaca
  • Claudio Bini – Presidente Società San Giovanni Battista
  • Riccardo Penko – Rappresentante Bottega Orafa
  • Bernard Dika – Ideatore Next Generation Fest
  • Giulia Mazzoni – Pianista compositrice internazionale

caratteristiche della corona del marzocco

La Corona del Marzocco, dal diametro di 26 cm e realizzata in ottone dorato, presenta una fascia alta 15 cm suddivisa in sei ordini decorativi. La sua bellezza risiede nella tecnica del penkato alternata a finissime cesellature. Cinque gigli bottonati adornano la corona, ciascuno impreziosito da cristalli rossi sfaccettati.

dettagli ornamentali e simbolici

I gigli sono intervallati da gruppi di tre perle barocche sostenute da elementi decorativi. Al centro spicca la testa del Marzocco realizzata da Donatello che indossa la Corona Granducale di Cosimo I de’ Medici. Nei suoi occhi brillano rubini birmani mentre elementi decorativi quadrilobati circondano il tutto.

  • Cristalli rossi sfaccettati
  • Pietre bianche incastonate nei loghi Penko
  • Motto inciso “Corona porto per la patria degna acciocchè libertà ciascun mantegna”
  • Lapis lazuli cabochon sotto la criniera del Marzocco
  • San Giovanni Battista sul retro della corona come rappresentato sull’antico Fiorino di Firenze del 1252.