Anziani e rsa: chi paga per una sostenibilità reale?

giurisprudenza e prestazioni sanitarie: un problema attuale

La recente giurisprudenza civile riguardante i ricoveri in strutture residenziali per anziani (Rsa) ha sollevato interrogativi significativi. Secondo Luca Perfetti, professore di diritto amministrativo e senior partner di BonelliErede, le attuali sentenze della Cassazione evidenziano una contraddizione fondamentale nel sistema sanitario italiano. Infatti, si sostiene che le prestazioni delle Rsa accreditate facciano parte del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn), escludendo la necessità di pagamento da parte degli utenti. Al contempo, si limita la rimborsabilità delle stesse all’interno di un budget che non le contempla.

conseguenze della normativa vigente

Questa situazione genera un rischio concreto per la sostenibilità delle Rsa. Se non viene chiarito chi debba coprire i costi delle prestazioni offerte, è probabile che queste vengano sempre meno erogate, compromettendo così il diritto alla salute degli utenti. Perfetti ha sottolineato l’importanza di un intervento legislativo per risolvere questa impasse e garantire certezza sia ai cittadini che agli operatori del settore.

il ruolo della Corte Costituzionale

Le affermazioni della Corte Costituzionale rappresentano una posizione opposta rispetto alle sentenze della Cassazione. Secondo quest’ultima, i diritti fondamentali non dovrebbero essere vincolati dalla disponibilità di finanziamenti pubblici; piuttosto, il bilancio deve adattarsi ai diritti stessi. Questa divergenza potrebbe portare a un aumento del contenzioso tra utenti, gestori delle Rsa e Aziende territoriali per i servizi sanitari (Ats), comportando spese elevate e confusione senza risultati tangibili.

ospiti del convegno ‘rs(a)ppropriatezza’

  • Luca Perfetti – Professore di diritto amministrativo
  • Senior Partner – BonelliErede
  • Membri dell’Associazione RisoRsa
  • Partecipanti al convegno a Milano