Sostenibilità delle bioplastiche compostabili: un’eccellenza a rischio

Il 2° Forum italiano delle bioplastiche compostabili ha avuto luogo a Roma, organizzato da Assobioplastiche e dal Consorzio Biorepack. Questo incontro ha messo in luce le sfide attuali e le opportunità del settore, evidenziando un trend preoccupante per l’industria italiana.
andamento del mercato delle bioplastiche compostabili
I dati recenti mostrano una significativa inversione di tendenza nell’industria delle bioplastiche compostabili in Italia. Dopo un decennio di crescita continua, il fatturato complessivo è sceso a 704 milioni di euro, registrando un calo del 15% rispetto al 2023. Nonostante ciò, i volumi di produzione sono leggermente aumentati, raggiungendo 121.500 tonnellate, con un incremento dello 0,5% rispetto all’anno precedente.
struttura del settore
Attualmente si contano 278 aziende nella filiera delle bioplastiche compostabili, suddivise come segue:
- Produttori di chimica di base e intermedi: 7
- Produttori e distributori di granuli: 22
- Operatori di prima trasformazione: 189
- Operatori di seconda trasformazione: 60
Il numero degli addetti nel settore è diminuito a 2913 unità, con una riduzione del 2,2% rispetto all’anno precedente.
riciclo delle bioplastiche compostabili
Un aspetto positivo riguarda le attività di riciclo organico delle bioplastiche compostabili. Nel 2024, il tasso di riciclo ha raggiunto il 57,8%, superando gli obiettivi fissati per il 2025 e il 2030. Inoltre, la percentuale dei comuni convenzionati con Biorepack è passata dal 58,5% al 74,3%, coinvolgendo oltre l’85% della popolazione.
sostenibilità economica e sociale
I corrispettivi economici riconosciuti agli enti locali ammontano a 12,7 milioni di euro, contribuendo alla copertura dei costi legati alla gestione degli imballaggi in bioplastica compostabile.
sfide competitive nel mercato europeo
Gli operatori esprimono preoccupazione per l’arrivo sul mercato europeo di prodotti in bioplastica compostabile importati a prezzi competitivi. Questi beni provengono principalmente da paesi extra UE che beneficiano di condizioni favorevoli non disponibili alle aziende europee. Luca Bianconi, presidente di Assobioplastiche, sottolinea come questo rappresenti uno stress competitivo insostenibile per le imprese italiane.
Sono stati segnalati anche fenomeni distorsivi come le stoviglie “pseudo riutilizzabili”, che sfruttano lacune normative. L’Italia ha recentemente notificato all’UE una proposta tecnica per definire i requisiti necessari affinché un manufatto possa essere considerato riutilizzabile.
prospettive future con il nuovo regolamento europeo
Il nuovo regolamento europeo sugli imballaggi (PPWR) offre opportunità ma presenta anche sfide significative per la gestione delle bioplastiche compostabili. È essenziale che l’Italia sfrutti appieno queste potenzialità attraverso la definizione tempestiva dell’elenco delle applicazioni da realizzare in materiali compostabili entro agosto 2026.
Dichiarazioni finali:
Marco Versari, presidente del Consorzio Biorepack, afferma che regole chiare e rispettate sono fondamentali per garantire la sostenibilità economica e ambientale nel settore.