Ucraina, Zelensky avverte: gli aiuti devono continuare anche con i conflitti in Iran

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denuncia di zelensky sul sostegno europeo

Il presidente dell’Ucraina, Volodymir Zelensky, ha espresso preoccupazione riguardo al rallentamento del supporto europeo, a causa delle tensioni internazionali legate all’intervento militare di Israele contro l’Iran. In un recente intervento, ha sottolineato che le difficoltà nel ricevere aiuti dall’Occidente potrebbero ripetersi, come già accaduto in passato.

richiesta di continuità nel supporto

Zelensky ha evidenziato la necessità che i Paesi occidentali mantengano il loro impegno nei confronti dell’Ucraina. Ha dichiarato: “L’ultima volta che è accaduto è stato un fattore che ha rallentato gli aiuti all’Ucraina”, riferendosi ai raid dello scorso autunno. Secondo lui, il sostegno europeo sta attualmente decelerando, specialmente in un contesto di disimpegno parziale degli Stati Uniti durante la presidenza Trump.

la situazione della coalizione internazionale

Zelensky ha affermato che “la coalizione dei volenterosi sta rallentando”. Ha messo in discussione se l’Europa sia pronta a sostenere l’Ucraina in modo autonomo senza il supporto statunitense.

1200 corpi restituiti dalla russia

Nell’ambito degli sviluppi recenti, l’Ucraina ha ricevuto dalla Russia i corpi di ulteriori 1200 cittadini ucraini, tra cui alcuni militari. Questo scambio fa parte degli accordi raggiunti durante i negoziati diretti avvenuti a Istanbul.

conferma dello scambio da parte russa

Secondo quanto riportato dal Centro di coordinamento per i prigionieri di guerra a Kiev, Mosca ha confermato che si tratta di ucraini deceduti. Zelensky ha comunicato tramite social media: “Continuiamo a riportare a casa i nostri uomini dalla prigionia russa”. Questo rappresenta il quarto scambio effettuato nell’arco di una settimana.

  • Volodymir Zelensky – Presidente dell’Ucraina
  • Ministero della Difesa Russo
  • Cittadini e militari ucraini coinvolti nello scambio
  • Poteri occidentali sostenitori dell’Ucraina