Referendum senza quorum: la cittadinanza respinta al 34,51%, il lavoro approvato al 90%

Il recente referendum ha suscitato un ampio dibattito riguardo alla cittadinanza italiana e ai tempi di residenza necessari per la richiesta. I risultati mostrano una netta divisione tra i votanti, con un’affluenza che non ha raggiunto il quorum richiesto.
Risultati del referendum sulla cittadinanza
Nel corso delle votazioni del 8 e 9 giugno, è emerso che oltre il 65% dei partecipanti si è dichiarato favorevole a ridurre i tempi di residenza da 10 a 5 anni per ottenere la cittadinanza. Il dato rappresenta solo una parte della questione, poiché oltre il 34% degli elettori si è opposto a tale modifica.
Le percentuali dei quesiti
I dati provvisori relativi alle sezioni scrutinate indicano le seguenti percentuali:
- Quesito 1: Reintegro licenziamenti illegittimi – Sì: 89,07%, No: 10,93%
- Quesito 2: Licenziamenti e limite indennità – Sì: 87,61%, No: 12,39%
- Quesito 3: Tutela contratti a termine – Sì: 89,06%, No: 10,94%
- Quesito 4: Responsabilità infortuni sul lavoro – Sì: 87,36%, No: 12,96%
- Quesito 5: Cittadinanza italiana – Sì: 65,49%, No: 34,51%
Analisi dell’affluenza al voto
L’affluenza complessiva si è attestata attorno al 30%, non raggiungendo quindi il quorum necessario per validare i referendum. Per essere considerati validi era richiesta una partecipazione di almeno il 50% +1 degli aventi diritto.