Scontri a Los Angeles: tirano le tensioni tra polizia e manifestanti

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Le recenti manifestazioni a Los Angeles hanno messo in evidenza un clima di tensione crescente nei confronti delle politiche migratorie adottate dall’amministrazione Trump. I cittadini si sono mobilitati per esprimere il loro dissenso contro l’uso della Guardia Nazionale per affrontare la questione dell’immigrazione, definendo questa azione una forma di repressione.

scontri tra polizia e manifestanti a los angeles

Durante le proteste, le forze dell’ordine hanno fatto ricorso a gas lacrimogeni e proiettili di gomma per disperdere le grandi folle che si erano radunate nel centro della città. L’intera area è stata dichiarata “zona di assembramento illegale”. I dimostranti hanno preso posizione per opporsi alla repressione orchestrata dal presidente Trump e al dispiegamento della Guardia Nazionale, avvenuto senza il consenso dei rappresentanti statali.

mobilitazione dei cittadini

I residenti di Los Angeles hanno affollato le strade attorno al municipio, al tribunale federale e a un centro di detenzione dove erano trattenuti alcuni manifestanti arrestati nei giorni precedenti. Tra i momenti più critici della giornata vi sono stati scontri in cui la polizia ha utilizzato granate stordenti per cercare di contenere la situazione. È stato segnalato anche l’incendio di veicoli autonomi.

critiche all’abuso di potere da parte di trump

La decisione del presidente Trump di inviare truppe della Guardia Nazionale ha suscitato forti reazioni tra i governatori democratici degli Stati Uniti. Il governatore californiano Gavin Newsom ha descritto tale atto come un “allarmante abuso di potere”, paragonando la reazione del presidente a quella di un dittatore piuttosto che a quella di un leader democratico. Newsom ha chiesto la revoca immediata dello schieramento militare.

dichiarazioni congiunte dei governatori

I governatori, in una dichiarazione congiunta, hanno sottolineato l’importanza del rispetto dell’autorità esecutiva statale nella gestione delle Guardie Nazionali, esprimendo pieno sostegno a Gavin Newsom.

divieto d’ingresso negli usa per 12 paesi

A partire dalla mezzanotte successiva all’annuncio, è entrato in vigore un nuovo divieto d’ingresso negli Stati Uniti che colpisce i cittadini provenienti da dodici nazioni. Questa misura restrittiva riguarda gli individui originari da Afghanistan, Ciad, Congo-Brazzaville, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Myanmar, Somalia, Sudan e Yemen.

  • Gavin Newsom – Governatore della California
  • Governatori Democratici – Critiche unite contro Trump
  • Cittadini – Partecipanti alle manifestazioni
  • Polemica sulla Guardia Nazionale – Rappresentanza politica coinvolta
  • Nazioni colpite dal divieto d’ingresso – Afghanistan e altri dieci paesi