Iren avanza con il progetto per gestire i fanghi a Lavagnina

intervento di manutenzione all’invaso della lavagnina
Nella prima settimana di agosto si prevede di completare la fase più critica dei lavori di manutenzione straordinaria dell’invaso della Lavagnina, da cui fuoriescono fanghi e limi che si riversano nei torrenti Gorzente e Piota. In quella data, potrebbe iniziare un parziale reinvasamento del lago.
I tecnici di Iren, durante un incontro tenutosi presso il centro polifunzionale di Lerma, hanno evidenziato l’importanza della sostituzione degli scarichi di fondo per garantire il funzionamento della diga e prevenire possibili danni ambientali. All’assemblea erano presenti rappresentanti del Comitato per la tutela dei torrenti, l’assessore regionale alle Infrastrutture Enrico Bussalino, il presidente della Provincia Luigi Benzi, sindaci dei comuni membri dell’Unione dal Tobbio al Colma e i comitati locali di Legambiente.
collaborazione tra enti
Bussalino ha assicurato che gli enti coinvolti forniranno tutta la collaborazione necessaria per completare i lavori in modo efficiente. Tuttavia, è fondamentale agire rapidamente poiché il territorio sta affrontando gravi problemi economici a causa delle attuali condizioni ambientali. Recentemente, le acque dei torrenti hanno mostrato segni evidenti di trascinamento dei detriti.
speranze meteorologiche
Un momento caldo del dibattito
I lavori nella Lavagnina sono stati avviati per la seconda estate consecutiva. I tecnici confidano in un periodo meteorologico stabile nei prossimi quindici giorni. L’azienda e gli appaltatori stanno operando su turni continuativi per sfruttare al massimo le ore di luce disponibili.
progresso dei lavori
Dopo una pausa nell’autunno 2024, i lavori sono ripresi il 5 maggio scorso. Le operazioni hanno portato alla formazione di un’area che faciliterà l’intubazione delle condotte nel primo tratto entro venti giorni. Sono previsti anche nuovi interventi strutturali come l’avandiga indicata nelle prescrizioni iniziali.
preoccupazioni ambientali
Una delle principali preoccupazioni riguarda il rischio che fanghi e detriti accumulati nell’invaso secondario della Cravaria possano riversarsi nei corsi d’acqua circostanti. Davide Castellaro, membro del comitato per la tutela dei torrenti, ha sottolineato l’importanza di rimuovere almeno parte del materiale presente.
impegni futuri
Iren ha promesso ulteriori dettagli sulle operazioni di pulizia al termine dei lavori tramite dragaggio meccanico programmato.
interesse collettivo verso la lavagnina
La Lavagnina è un’area molto cara ai cittadini locali e molti hanno già combattuto battaglie ambientaliste in passato con successo. Gianni Repetto, ex presidente del Parco Capanne di Marcarolo, ha esortato gli enti competenti ad adottare misure necessarie senza esitazione.
- Enrico Bussalino: Assessore regionale alle Infrastrutture
- Luigi Benzi: Presidente della Provincia
- Michela Sericano: Presidente del comitato ovadese di Legambiente