Iran acquista dalla Cina materiali per 800 missili balistici e le conseguenze geopolitiche

Iran ordina perclorato di ammonio dalla Cina per potenziare il programma missilistico

Nel contesto delle complesse trattative nucleari tra Iran e Stati Uniti, Teheran continua a perseguire una strategia di rafforzamento delle proprie capacità militari. Nonostante le pressioni internazionali, l’Iran ha incrementato le sue scorte di uranio arricchito e ha rifiutato di negoziare limitazioni al proprio programma missilistico. Questa determinazione si colloca all’interno di un quadro più ampio di tensioni regionali, in cui l’Iran cerca di consolidare la propria influenza attraverso il supporto a gruppi alleati come gli Houthi in Yemen e le milizie sciite in Iraq.

In questo scenario, la Cina emerge come un partner strategico per l’Iran, offrendo supporto economico e tecnologico in settori cruciali. La cooperazione si estende anche al campo militare, con la Cina che fornisce materiali e tecnologie utilizzabili sia per scopi civili che militari. Tale collaborazione solleva preoccupazioni a livello internazionale riguardo alla proliferazione di tecnologie missilistiche.

Spedizioni sospette e reazioni internazionali

Recentemente è stato rivelato che un’entità iraniana, la Pishgaman Tejarat Rafi Novin Co., ha effettuato ordini significativi di perclorato di ammonio dalla Lion Commodities Holdings Ltd., situata a Hong Kong. Questo composto chimico rappresenta un elemento fondamentale del propellente solido impiegato nei missili balistici. Secondo fonti del Wall Street Journal, tali spedizioni potrebbero essere sufficienti per la produzione di circa 800 missili. Parte del materiale sarebbe destinata alle milizie alleate dell’Iran nella regione, inclusi gli Houthi nello Yemen.

Le reazioni da parte della comunità internazionale non hanno tardato ad arrivare. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha imposto sanzioni a sei individui e sei entità con sede in Iran e Cina, accusati di contribuire all’approvvigionamento dei materiali necessari per i propellenti dei missili balistici. Inoltre, il perclorato di sodio è stato inserito nell’elenco dei materiali utilizzati nei programmi militari, nucleari o missilistici balistici dell’Iran. Un funzionario del Dipartimento di Stato ha sottolineato come entità cinesi abbiano fornito sostegno al programma missilistico iraniano e agli sforzi produttivi delle milizie Houthi.

Cooperazione che alimenta tensioni regionali

L’ordine effettuato dall’Iran alla Cina riguardante il perclorato di ammonio rappresenta un ulteriore passo nel potenziamento delle capacità missilistiche iraniane. Questa cooperazione suscita interrogativi sulla stabilità regionale e sulla proliferazione delle tecnologie militari avanzate. Mentre proseguono le trattative sul nucleare, la comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione l’evoluzione della situazione, consapevole delle possibili implicazioni per la sicurezza globale.