Chieti, esclusa dal concorso vigilessa per i tatuaggi

il tar di pescara respinge il ricorso per discriminazione di genere
Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) di Pescara ha dichiarato infondato il ricorso presentato da una 35enne di Lanciano, esclusa dal concorso per diventare vigilessa a causa della presenza di due tatuaggi sui piedi. Questa decisione ha sollevato interrogativi sulla questione della discriminazione legata all’aspetto fisico e alle norme che disciplinano l’uniforme degli agenti di polizia locale.
esclusione dal concorso
L’aspirante vigilessa è stata ritenuta non idonea dall’amministrazione comunale a seguito della determina emessa il 26 settembre 2024. Il Tar ha confermato questa decisione, affermando che le spese legali sono state compensate tra le parti coinvolte.
reazioni e dichiarazioni
La donna ha espresso la propria delusione riguardo alla sentenza, definendola “assurda” in relazione ai suoi tatuaggi, uno dei quali rappresenta una farfalla mentre l’altro riporta il nome del padre. Ha manifestato la volontà di proseguire nella sua battaglia legale, annunciando un possibile ricorso al Consiglio di Stato.
argomentazioni legali
I legali della donna hanno sostenuto che l’esclusione costituisca un caso di discriminazione di genere. Secondo loro, l’uniforme femminile, caratterizzata dall’uso della gonna, esporrebbe i tatuaggi più facilmente rispetto a quella maschile, dove sono previsti pantaloni lunghi. Il Tar ha rigettato anche questo argomento, sottolineando come la normativa sia applicabile in modo equo a entrambi i sessi.
normativa sui tatuaggi nelle forze dell’ordine
L’esclusione è stata decisa dalla commissione medica della Polizia di Stato di Chieti in base a regolamenti specifici che vietano i tatuaggi visibili agli appartenenti alle forze dell’ordine. Questo aspetto evidenzia le restrizioni vigenti nel settore e la necessità di un confronto sui criteri adottati.
- Aspirante vigilessa: 35enne di Lanciano
- Tatuaggi: farfalla e cuore con nome del padre
- Avvocati: rappresentanti legali della donna
- Commissione medica: Polizia di Stato di Chieti
- Giudici: Tar Pescara