Dazi: la verità su chi ha subito i danni maggiori

dazi di trump: impatti e reazioni globali

I dazi imposti da Donald Trump, in particolare quelli recentemente attuati su acciaio e alluminio, hanno suscitato forti reazioni a livello mondiale. Non solo sul piano politico, ma anche sul fronte economico. L’ex Premier Romano Prodi ha offerto un’analisi approfondita della situazione in un editoriale per il quotidiano Il Messaggero, evidenziando i soggetti maggiormente colpiti dalle nuove tariffe.

dazi di trump: l’analisi di romano prodi

Nell’editoriale menzionato, Prodi ha esaminato le dinamiche internazionali legate ai dazi introdotti da Trump. Secondo l’ex Premier, queste misure avrebbero dovuto costituire “il punto forte del grande progetto ‘Make America Great Again'”, mirato a riequilibrare l’economia statunitense attraverso un aumento senza precedenti delle tariffe. La realtà si è rivelata ben diversa.

L’analisi di Prodi identifica due fasi nel processo dei dazi: nella prima fase, Trump ha cercato di isolare gli Stati Uniti dal resto del mondo, imponendo tariffe elevate anche a paesi come Messico e Canada, che esportano principalmente beni prodotti da aziende americane. Questo approccio è stato accompagnato da una “arroganza politica”, creando tensioni con vari Stati, inclusi quelli dell’Unione Europea.

Nella seconda fase, Trump ha optato per trattative con diverse nazioni in maniera discontinuativa e imprevedibile, mirando a dividere gli interessi degli altri paesi.

I danni causati dai dazi

L’impatto delle politiche tariffarie adottate da Trump è evidente secondo quanto riportato da Prodi: “Riequilibrare la bilancia commerciale americana attraverso i dazi è semplicemente irrealizzabile”. La strategia perseguita dal presidente americano ha generato solo effetti negativi: “Per evitare che questo rallentamento si trasformi in una crisi globale è necessaria una strategia comune di difesa tra le nazioni”, partendo dall’Unione Europea e dalla Cina.

Sottolineando ulteriormente i danni provocati dai dazi e le possibili contromisure: “I due mesi trascorsi dal 2 aprile hanno arrecato danno soprattutto agli Stati Uniti. Collaborando possiamo prevenire che tali effetti negativi colpiscano anche l’Europa.”