Colloqui di pace tra Ucraina e Russia a Istanbul: le condizioni di Mosca

Incontro tra le delegazioni di Russia e Ucraina a Istanbul

Il recente incontro tra le delegazioni di Russia e Ucraina, tenutosi a Istanbul, ha suscitato notevoli aspettative per la ricerca di un accordo sul cessate il fuoco e sulla pace. Dopo circa un’ora di colloqui, i risultati sono stati deludenti. Il presidente turco, Erdogan, ha continuato il suo ruolo di mediatore, proponendo un incontro diretto tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky.

Dettagli sull’incontro del 2 giugno 2025

L’incontro del 2 giugno 2025 ha visto le due parti scambiarsi memorandum contenenti le condizioni per il cessate il fuoco. Nonostante l’importanza dell’evento, la riunione è terminata senza progressi significativi. Il presidente turco ha suggerito l’organizzazione di un nuovo vertice che potrebbe includere anche la presenza di Donald Trump.

  • Erdogan (Presidente della Turchia)
  • Vladimir Putin (Presidente della Russia)
  • Volodymyr Zelensky (Presidente dell’Ucraina)
  • Rustem Umerov (Ministro della Difesa ucraino)
  • Donald Trump (ex Presidente degli Stati Uniti)

Proposte ucraine e risposte russe

Nell’ambito dei colloqui, l’Ucraina ha avanzato una richiesta specifica: un cessate il fuoco incondizionato della durata minima di trenta giorni. Secondo il ministro della Difesa ucraino, tale misura rappresenterebbe la base necessaria per avviare negoziati efficaci.

D’altra parte, la risposta russa si è concentrata su una proposta più limitata: una tregua temporanea di soli 2-3 giorni in alcune aree del conflitto.

Condizioni russe per la pace

Mosca ha delineato due principali condizioni per raggiungere un accordo pacifico. La prima prevede il ritiro delle forze ucraine dalle regioni parzialmente occupate: Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Solo al termine di questo processo si potrà considerare un cessate il fuoco prolungato.

La seconda opzione proposta da Mosca è più complessa: richiede la revoca della legge marziale sull’intero territorio ucraino e lo svolgimento di elezioni entro cento giorni dalla revoca stessa, accompagnata da smobilitazione delle truppe e divieto di presenza straniera nel Paese.

  • Cessate il fuoco incondizionato richiesto dall’Ucraina
  • Tregua temporanea proposta dalla Russia
  • Ritiro delle forze ucraine dalle regioni occupate come condizione preliminare
  • Adozione delle misure previste da Mosca per garantire stabilità nella regione