Referendum a pisa: don zappolini nel comitato per il sì

don armando zappolini e il comitato provinciale di pisa

Don Armando Zappolini, membro attivo del Comitato provinciale di Pisa per il Sì ai referendum, ha espresso l’importanza cruciale di partecipare alle votazioni dell’8 e 9 giugno. Secondo il parroco di Ponsacco, Treggiaia e Gello, è fondamentale esprimere un voto positivo sui cinque quesiti che riguardano temi essenziali come il diritto al lavoro e la questione della cittadinanza italiana per gli stranieri.

il diritto al lavoro

Don Zappolini è consapevole delle possibili critiche che la sua posizione potrebbe suscitare, ma afferma che ciò non lo spaventa. In qualità di direttore della Caritas della Diocesi di San Miniato, si confronta quotidianamente con le difficoltà lavorative delle persone. Molti sono coloro che vivono in condizioni precarie o sottopagati, rendendo evidente la necessità di garantire un diritto al lavoro a tutti i cittadini. Egli sostiene che sia imprescindibile adottare politiche efficaci per migliorare le opportunità occupazionali e assicurare un impiego dignitoso.

la cittadinanza italiana per gli stranieri

Un altro tema centrale riguarda la proposta di modifica della normativa sulla cittadinanza italiana per gli stranieri. La proposta prevede una riduzione del periodo minimo di residenza da dieci a cinque anni e l’estensione della cittadinanza automatica ai figli minorenni dei richiedenti. Don Zappolini evidenzia come questa modifica possa migliorare significativamente la vita di circa due milioni e mezzo di persone straniere presenti in Italia. Secondo lui, è necessario promuovere scelte politiche inclusive che garantiscano diritti fondamentali a chi vive nel Paese.

l’importanza dell’identità

L’identità non può essere considerata solo una questione burocratica; essa si costruisce attraverso le esperienze vissute all’interno della società e le relazioni instaurate. Don Zappolini conclude affermando che, come uomo, prete e direttore di un organismo ecclesiastico dedicato agli emarginati, sente il dovere di sostenere leggi più giuste che favoriscano l’integrazione sociale e la giustizia.