Andrea Sempio rompe il silenzio: l’intervista che svela la sua speranza

La questione legata all’omicidio di Chiara Poggi continua a suscitare un forte interesse pubblico, coinvolgendo figure chiave e nuove analisi che potrebbero cambiare l’esito delle indagini. In particolare, il fratello della vittima, Andrea Sempio, ha recentemente espresso il suo stato d’animo in merito alle accuse che lo vedono coinvolto. La difesa di Alberto Stasi, già condannato per il delitto, ha richiesto ulteriori approfondimenti su tracce ematiche non identificate, rendendo la situazione ancora più complessa.

sgomento di Andrea Sempio

“Come si può reagire quando si legge sui giornali di essere considerati dall’accusa come possibili colpevoli?” Queste le parole di Andrea Sempio durante un’intervista a La Vita in Diretta, dove ha rivelato il suo profondo sgomento. “Ci si sente attoniti e l’unica cosa da fare è andare avanti,” ha aggiunto il 37enne, mentre apriva brevemente la porta della sua abitazione per rispondere alle domande dei giornalisti.

Sempio desidera essere visto come una persona comune che si è trovata coinvolta in una vicenda tragica: “Voglio solo continuare a vivere.”

nuove analisi sulla traccia 33

La difesa di Alberto Stasi sta preparando una relazione da presentare alla Procura di Pavia. Questa relazione richiede nuovi accertamenti riguardo la traccia 33, attribuita ad Andrea Sempio. L’impronta 33 era stata repertata dal Ris di Parma poco dopo l’omicidio avvenuto a Garlasco ed era stata sottoposta a test con un reagente chimico chiamato ninidrina. Questo aveva prodotto una colorazione rossastra, già documentata in foto precedenti.

I risultati degli esami del 2007 erano stati ambigui: il combur test aveva dato esito dubbio e l’Obti test risultò negativo. Recentemente, tuttavia, è emerso che i moderni strumenti per l’analisi del Dna possono fornire risultati più accurati rispetto al passato. Ciò alimenta le speranze della difesa nella possibilità di ottenere nuove evidenze.

traccia 10 e ricerca del dna ignoto

Sono state avviate anche indagini sulla traccia numero 10 con l’intento di identificare un Dna ignoto. Pasquale Linarello, consulente nel caso, ha confermato che questa traccia è presente sulla parte interna della porta d’ingresso ed era stata repertata nel 2007 senza indagini biologiche mirate all’epoca. Linarello sostiene fermamente che la traccia sia ematica.

L’interrogativo centrale riguarda se il sangue rinvenuto possa appartenere esclusivamente a Chiara o se ci sia la possibilità di rinvenire un Dna maschile ignoto o addirittura femminile. Quest’ultima eventualità potrebbe complicarsi ulteriormente poiché il sangue della vittima potrebbe sovrapporsi ad altre tracce rendendo difficile l’individuazione dei cromosomi X. Le indagini sono ancora attive e ogni sviluppo potrà avere ripercussioni significative sul caso.

  • Andrea Sempio – Fratello della vittima Chiara Poggi
  • Alberto Stasi – Condannato per omicidio
  • Pasquale Linarello – Consulente del caso
  • Ris di Parma – Unità investigativa specializzata
  • Pubblichi ministeri – Autorità giudiziarie coinvolte nelle indagini