Attività fisica e tumori: miglioramenti nella prognosi secondo l’oncologo De Vivo

impatto del fumo sul carcinoma della vescica
Recenti dichiarazioni di esperti durante la tappa veneta del Giro d’Italia hanno evidenziato un dato allarmante: circa il 50% dei casi di carcinoma della vescica è attribuibile al fumo. Queste informazioni sono emerse nel contesto dell’evento “Non girarci intorno” organizzato da Merck Italia, una campagna volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sui tumori uroteliali.
l’importanza dell’attività fisica nella terapia oncologica
Rocco De Vivo, direttore facente funzione dell’Unità operativa complessa di Oncologia presso l’ospedale San Bortolo di Vicenza, ha sottolineato come l’attività fisica possa avere un effetto positivo su tutti i pazienti in cura oncologica. Secondo De Vivo, le terapie possono causare stanchezza e altri effetti collaterali, ma l’esercizio fisico può contribuire a migliorare tali condizioni.
stile di vita e prevenzione del tumore
Il dottor De Vivo ha messo in evidenza che se la popolazione smettesse di fumare, si potrebbero evitare circa il 50% dei nuovi casi di tumore alla vescica. Inoltre, ha segnalato che solo una piccola percentuale (5-10%) dei casi è dovuta a esposizioni professionali rare in Italia.
suggerimenti per uno stile di vita sano
È fondamentale promuovere uno stile di vita corretto. Tra i consigli forniti vi sono:
- Astenersi dal fumo
- Mantenere un’attività fisica regolare
- Limitare il consumo di cibi processati
- Preferire vegetali freschi per evitare sostanze chimiche e conservanti