Codici identificativi agenti di polizia, le parole di Piantedosi

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discussione sulla sicurezza e l’identificazione degli agenti di polizia

Il convegno intitolato “Accoglienza e sicurezza. Un equilibrio possibile?”, organizzato dal sindacato di polizia Coisp, ha visto la partecipazione del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Durante l’evento, sono stati affrontati temi cruciali riguardanti la sicurezza pubblica e le modalità di identificazione delle forze dell’ordine durante le manifestazioni.

posizione del ministro sull’identificazione degli agenti

Piantedosi ha espresso chiaramente il suo disaccordo riguardo all’introduzione di codici identificativi sui caschi degli agenti. Secondo il ministro, tale proposta è da considerarsi non solo inadeguata ma anche priva di fondamento. Egli ha dichiarato: “La discussione sul tema degli elementi identificativi è del tutto sterile, se non capziosa e in alcuni casi pretestuosa”. Ha inoltre affermato che sotto il suo governo non verranno apportate modifiche in tal senso.

rischi legati alla travisabilità durante le manifestazioni

Poi ha continuato spiegando che spesso si osservano situazioni in cui i manifestanti si travisano per evitare l’identificazione. Il ministro ha sottolineato la singolarità della richiesta di marchiare gli agenti mentre i partecipanti alle manifestazioni possono operare senza restrizioni. Ha ribadito che non ci sono mai state difficoltà nel riconoscere gli agenti coinvolti nella gestione delle manifestazioni.

chiarimenti sul Dl Sicurezza

Nell’ambito del convegno, Piantedosi ha anche chiarito che nel Dl Sicurezza non vi è alcun riferimento a divieti o restrizioni sulla libertà di manifestazione, a meno che questa non si traduca in atti violenti come lo sfascio di vetrine o incendi alle auto della polizia.

  • Matteo Piantedosi, Ministro dell’Interno
  • Sindacato Coisp, organizzatore del convegno