Turetta chiede giustizia: riconosciuti crudeltà e stalking nella condanna

Si attende a breve l’appello del legale di Filippo Turetta, accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin. La Procura di Venezia ha già presentato ricorso contro la sentenza di condanna all’ergastolo emessa in primo grado.

La Procura presenta appello contro la sentenza

La Procura ha richiesto che vengano riconosciute anche le aggravanti della crudeltà e dello stalking, assenti nella sentenza iniziale. Il termine per la difesa scade il 27 maggio.

Sentenza di primo grado: esclusione della crudeltà

Turetta ha inferto ben 75 coltellate a Giulia Cecchettin l’11 novembre 2023, ma i giudici hanno ritenuto che ciò non fosse avvenuto “per crudelmente infierire”. La Corte d’Assise ha così escluso le aggravanti citate.

Motivazioni della condanna

Nelle motivazioni si sottolinea che Turetta non merita attenuanti generiche, data la gravità del gesto e i motivi vili alla base dell’azione. L’imputato ha mostrato lucidità nel tentativo di nascondere il corpo e nell’interrogatorio successivo.

Dinamica del delitto

L’aggressione è stata rapida e senza un apparente intento deliberato, suggerendo una mancanza di esperienza da parte dell’imputato. I giudici evidenziano come la reiterazione dei colpi sia stata frutto della sua inesperienza piuttosto che una volontà precisa di infliggere sofferenza.

  • Filippo Turetta – imputato
  • Giulia Cecchettin – vittima
  • Corte d’Assise di Venezia – giuria
  • Procura di Venezia – accusa
  • Legale difensore – rappresentante dell’imputato