Rio Lovassina: assoluzione di Rita Rossa da danno erariale

Recentemente, la Corte dei Conti sezione d’appello di Roma ha emesso una sentenza significativa riguardante l’ex presidente della Provincia di Alessandria, Rita Rossa. Questa decisione ribalta una condanna precedente e chiarisce aspetti cruciali del caso legato al Rio Lovassina.
sentenza della corte dei conti
Rita Rossa non è ritenuta responsabile per il danno erariale in relazione al Rio Lovassina. La Corte dei Conti ha annullato la condanna inflitta in primo grado, che prevedeva un risarcimento di 40.000 euro a favore del Ministero dell’Economia.
dettagli sulla sentenza
La sentenza, resa pubblica recentemente, ha modificato la decisione della Sezione Regionale per il Piemonte. Quest’ultima aveva condannato non solo Rossa ma anche l’ex prefetto Romilda Tafuri e altri funzionari per colpa grave nella loro gestione.
accuse mosse dalla procura generale
L’accusa sosteneva che gli imputati non avessero risposto prontamente alla Corte di Giustizia Europea riguardo alla messa a norma del Rio Lovassina. Questo ritardo avrebbe comportato una maxi multa di 40 milioni di euro per lo Stato Italiano.
l’accordo di programma contestato
A Rita Rossa veniva inoltre contestata la sottoscrizione di un accordo di programma che avrebbe aggravato ulteriormente la situazione erariale. Secondo la Corte dei Conti, non esistono prove che tale documentazione potesse influenzare le decisioni della Corte Europea.
conseguenze della sentenza
L’accordo firmato da Rossa è stato considerato un atto dovuto e non ha complicato ulteriormente il quadro giuridico. Le amministrazioni coinvolte sono state condannate a rifondere le spese legali sostenute da Rita Rossa, assistita dall’avvocato Massimo Grattarola.
- Rita Rossa
- Romilda Tafuri
- Massimo Grattarola (avvocato)
- Corte dei Conti sezione d’appello di Roma
- Corte Europea di Giustizia