Impronta Sempio a Garlasco: analisi del pm e il parere dei Ris

traccia dattiloscopica numero 33 nel caso di Garlasco
La traccia dattiloscopica, identificata con il numero 33, ha assunto un ruolo significativo nell’indagine sull’omicidio di Chiara Poggi. Questa impronta è emersa sin dalle prime fasi dell’inchiesta avviata nel 2007 e, secondo una perizia della procura di Pavia, è ora attribuita ad Andrea Sempio, attualmente indagato per il delitto.
origine e catalogazione della traccia
L’impronta è stata rinvenuta sulla parete destra della scala presso la villetta di via Pascoli, dove il corpo senza vita della ventiseienne è stato scoperto il 13 agosto. Gli esperti hanno classificato questa impronta come priva di elementi utili per le analisi dattiloscopiche, poiché “parte della traccia completamente priva di creste potenzialmente utili” è stata rimossa dal muro utilizzando un bisturi sterile, come riportato nella relazione del RIS di Parma.
analisi dei risultati
Le analisi condotte hanno incluso test specifici: il combur test, che ha fornito esito dubbio, e l’Obti test, considerato più affidabile per individuare tracce ematiche, che ha dato esito negativo. Pertanto, si può escludere la presenza di sangue sull’impronta palmare in questione.
catalogazione delle impronte lungo la scala
Nella relazione dei carabinieri del RIS sono state catalogate oltre venti impronte lungo il muro della scala. Tra queste:
- quattro attribuibili al carabiniere Gennaro Cassese;
- una a Marco Poggi, fratello della vittima;
- la traccia numero 33, con dichiarazione d’inefficacia da parte del RIS riguardo alla sua utilità.
Dalla nuova consulenza emerge che l’analisi si è concentrata sulle fotografie delle impronte raccolte sul luogo del crimine.