Giornata mondiale delle api e rischio estinzione del 40% degli impollinatori

Contenuti dell'articolo

Il 20 maggio rappresenta una data significativa, poiché coincide con la Giornata Mondiale delle Api, istituita dalle Nazioni Unite grazie all’impegno della Slovenia. Questa celebrazione, inaugurata nel 2018, ha come obiettivo principale quello di aumentare la consapevolezza riguardo all’importanza degli impollinatori per l’ecosistema e per la sicurezza alimentare globale.

Perché il 20 maggio è la giornata delle api

La scelta del 20 maggio non è casuale; questa data segna il compleanno di Anton Janša, un pioniere dell’apicoltura moderna originario della Slovenia, che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo delle tecniche apistiche.

L’allerta del Wwf

In occasione di questa ricorrenza, il Wwf ha pubblicato un dossier intitolato ‘Il futuro in un volo d’ape: perché salvare gli impollinatori significa salvare noi stessi’. Questo rapporto evidenzia un dato allarmante: oltre il 40% degli impollinatori invertebrati è a rischio estinzione a livello mondiale. In Europa, quasi la metà degli insetti impollinatori sta vivendo una fase di declino e un terzo di essi è minacciato.

Gli impollinatori sono responsabili della riproduzione di circa il 75% delle colture alimentari e del 90%% delle piante da fiore selvatiche. La loro assenza non mette solo a rischio la biodiversità ma anche la nostra alimentazione e salute pubblica. Alcuni esempi di coltivazioni dipendenti dall’impollinazione includono:

  • Zucche e zucchine
  • Mele
  • Mandorle
  • Pomodori
  • Fragole
  • Cacao

Impatto sulla salute umana

Sono emerse preoccupazioni anche sul fronte sanitario; uno studio pubblicato su Environmental Health Perspectives ha rivelato che la diminuzione dell’impollinazione provoca circa 500mila morti premature ogni anno, legate alla riduzione nella disponibilità di frutta e verdura nelle diete.

Crisi degli impollinatori e necessità di azione

L’emergenza riguardante gli impollinatori non riguarda esclusivamente l’ambiente naturale; essa incide direttamente sulla salute umana e sulla sicurezza alimentare. Eva Alessi, responsabile Sostenibilità del Wwf Italia, sottolinea l’urgenza di interventi decisivi da parte delle istituzioni per contrastare questa crisi. Tra le misure suggerite vi sono:

  • Divieto delle sostanze chimiche più dannose
  • Aumento delle superfici agricole dedicate alla conservazione della natura
  • Sostegno all’agricoltura biologica
  • Promozione dell’agroecologia

Legge sul ripristino della natura

L’approvazione della Nature Restoration Law da parte dell’Unione Europea costituisce un passo fondamentale verso il recupero degli habitat necessari agli impollinatori. Questa normativa prevede il ripristino almeno del 20%% delle aree terrestri e marine entro il 2030.

“È essenziale attuare questa norma con determinazione”, afferma il Wwf, promuovendo pratiche agricole favorevoli alla biodiversità per garantire un futuro sostenibile.