Ucraina: il vero significato dei volenterosi secondo Vittorio Feltri

Vittorio Feltri e il ruolo dei “volenterosi” nelle trattative di pace in Ucraina

Il giornalista Vittorio Feltri ha recentemente espresso opinioni incisive riguardo ai cosiddetti “volenterosi”, coloro che si dichiarano impegnati nel cercare soluzioni per la pace in Ucraina. Attraverso un editoriale pubblicato su Il Giornale, Feltri ha messo in discussione l’effettivo contributo di queste figure, evidenziando le differenze tra chi agisce realmente per la pace e chi si limita a proclami.

Critiche ai “volenterosi”

Con uno stile diretto e provocatorio, Feltri ha analizzato le posizioni dei “volenterosi”, definendoli come quei Paesi o leader che affermano di sostenere l’Ucraina contro l’aggressione russa. Secondo il suo punto di vista, tali attori dovrebbero facilitare il dialogo tra le parti coinvolte nel conflitto, ma sembrerebbero piuttosto contribuire ad aumentare le tensioni attraverso dichiarazioni aggressive e proposte militari.

  • Polemiche sulle dichiarazioni bellicose
  • Crescita della tensione internazionale
  • Possibilità di negoziati tra Zelensky e Putin facilitate da Trump

Elogio a Trump e Meloni come veri “volenterosi”

Nell’analisi del giornalista, Donald Trump e Giorgia Meloni emergono come esempi di autentico impegno. Feltri sostiene che entrambi mostrino una volontà più concreta rispetto ad altri leader europei, criticando Macron per la sua proposta di un esercito europeo da inviare in Ucraina.

Feltri ha affermato: “Trovo più volenteroso Trump di Macron… E assolutamente più volenterosa Giorgia Meloni”. La premier italiana viene lodata per aver preso una posizione ferma contro approcci considerati dannosi, sottolineando che l’Italia non è isolata ma parte attiva nelle dinamiche internazionali.

  • Donald Trump – ex presidente USA
  • Giorgia Meloni – premier italiana
  • Emmanuel Macron – presidente francese critico secondo Feltri

L’analisi si conclude con un riconoscimento dell’importanza della Turchia e degli Stati Uniti nei negoziati tra Russia e Ucraina, suggerendo che i cosiddetti volenterosi non abbiano un ruolo significativo nell’attuale scenario diplomatico.