Carceri: tragedia a Porto Azzurro con la morte di un agente

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Un grave episodio ha colpito la casa di reclusione dell’isola d’Elba, sollevando preoccupazioni riguardo alla salute mentale degli agenti penitenziari. La situazione attuale richiede un’analisi approfondita e misure urgenti per garantire il benessere del personale.

suicidio di un sovrintendente

Il 16 maggio, un sovrintendente di 58 anni in servizio presso la casa di reclusione di Porto Azzurro ha tragicamente deciso di togliersi la vita nella propria abitazione all’interno del penitenziario. Questo evento segna il secondo suicidio tra gli agenti dall’inizio dell’anno, evidenziando una crisi profonda nel settore della Polizia Penitenziaria.

la denuncia del sindacato Sappe

Francesco Oliviero, segretario regionale toscano del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), ha espresso il suo dolore per l’accaduto, sottolineando che dietro ogni uniforme ci sono uomini e donne che affrontano sofferenze silenziose. Ha denunciato le condizioni lavorative sempre più difficili, caratterizzate da:

  • Turni massacranti
  • Stress costante
  • Carenza di supporto istituzionale
  • Carichi emotivi enormi

richiesta di intervento immediato

Anche Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha parlato della necessità urgente di fornire strumenti adeguati agli agenti per affrontare il disagio psicologico. Ha proposto l’istituzione di una direzione medica interna al Corpo con professionisti dedicati alla salute psico-fisica del personale penitenziario.

dati allarmanti sui suicidi tra gli agenti

Capece ha messo in luce che i suicidi tra gli agenti penitenziari non sono eventi isolati ma rappresentano un dramma ricorrente in tutta Italia. Ha esortato a passare dalle parole ai fatti per garantire un cambiamento significativo nella gestione delle risorse umane nel settore.

sostegno alla famiglia della vittima

Il sindacato Sappe si è unito al cordoglio della famiglia del collega scomparso, ribadendo l’importanza di non dimenticare il sacrificio compiuto e utilizzarlo come spunto per promuovere cambiamenti necessari e non più rinviabili.