Base nucleare segreta USA scoperta sotto i ghiacci della Groenlandia

scoperta della base militare Camp Century sotto i ghiacci della Groenlandia

La Groenlandia, nota per i suoi paesaggi artici e le vastità di ghiaccio eterno, ha sempre suscitato un forte interesse strategico. Fin dalla Seconda Guerra Mondiale, gli Stati Uniti hanno mantenuto uno sguardo attento su quest’isola, temendo che potesse diventare un avamposto per forze ostili. Negli anni, la Groenlandia ha continuato a rivestire un’importanza geopolitica significativa, grazie anche alle sue risorse minerarie.

attività militari segrete in groenlandia durante la guerra fredda

Particolarmente durante la Guerra Fredda, l’isola è stata scenario di operazioni militari clandestine da parte degli Stati Uniti, spesso non comunicate nemmeno al governo danese. La presenza americana ha raggiunto il picco con l’installazione di 17 basi militari, molte delle quali sono state dismesse dopo il termine delle tensioni tra i blocchi contrapposti.

Nell’ultimo periodo, l’interesse verso queste installazioni è rinvigorito a causa delle crescenti preoccupazioni sulla sicurezza artica e il rinnovato interesse degli Stati Uniti nell’area, specialmente in relazione alle nuove rotte commerciali emergenti a causa del riscaldamento globale.

la scoperta della nasa sul camp century

Nella primavera del 2024, un’équipe della NASA ha fatto una scoperta sorprendente: durante test radar nel nord della Groenlandia, gli scienziati hanno identificato strutture anomale situate sotto oltre 30 metri di ghiaccio. L’analisi ha rivelato una rete di 21 tunnel interconnessi, estesa per quasi tre chilometri e risalente alla Guerra Fredda.

Ció che inizialmente appariva come un misterioso insediamento sotterraneo si è rivelato essere Camp Century. Questa era una base nucleare americana, costruita segretamente nel 1959 nell’ambito del “Progetto Iceworm“. Il suo obiettivo principale era quello di ospitare missili balistici, posizionati strategicamente sotto la calotta artica. La base era dotata di un reattore nucleare e comprendeva alloggi, laboratori, una mensa e persino una palestra, capace di accogliere circa 200 soldati.

Tale scoperta non solo riporta alla luce un capitolo dimenticato della storia militare americana ma solleva anche interrogativi riguardanti le implicazioni ambientali e geopolitiche legate a queste strutture sepolte nel ghiaccio.

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