Edilizia e assogasliquidi necessarie tecnologie e vettori diversi

decarbonizzazione e pluralità tecnologica nel riscaldamento domestico
Durante un evento tenutosi presso il Parlamento Europeo a Bruxelles, è emersa l’importanza della pluralità tecnologica nel settore del riscaldamento domestico per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. Questo incontro, organizzato da Assogasliquidi-Federchimica, ha visto la presentazione dei risultati dello studio ‘Decarbonizzazione dei consumi termici residenziali’, realizzato da Bip Consulting per diverse associazioni del settore.
il caso italiano come esempio di efficienza energetica
Il contesto italiano rappresenta un modello per altri Paesi grazie alla sua infrastruttura capillare che garantisce l’accesso al gas (naturale e Gpl) al 90% dei Comuni. Il parco residenziale, Presenta sfide significative: oltre il 70% degli edifici è stato costruito prima degli anni ’80 e il 50% appartiene alle classi energetiche F-G. La sostituzione delle caldaie tradizionali con modelli a condensazione potrebbe ridurre i consumi dal 19% al 22%, superando così il target fissato dalla direttiva Epbd (‘Case green’).
limiti dell’approccio monofunzionale
Lo studio mette in evidenza le criticità legate all’affidamento esclusivo a una singola fonte energetica, come la pompa di calore. Circa il 60% degli appartamenti italiani con riscaldamento autonomo non dispone di spazi esterni idonei per installare tali apparecchiature. Solo meno di 6 milioni delle abitazioni in classe F e G possono accogliere una pompa di calore elettrica, cifra che si riduce ulteriormente considerando le condizioni economiche delle famiglie.
direttive europee e necessità di flessibilità
La presentazione ha anche sottolineato l’importanza della direttiva sulle performance energetiche degli edifici (Epbd), che mira a decarbonizzare il patrimonio edilizio entro il 2050. Questa direttiva offre agli Stati membri flessibilità nella scelta degli strumenti per la transizione, ma richiede linee guida chiare sulla definizione delle ‘caldaie alimentate a combustibili fossili’. Matteo Cimenti, presidente di Assogasliquidi-Federchimica, ha evidenziato la necessità di escludere dal bando gli apparecchi certificati per gas rinnovabili.
criticità legislative in italia
Pochi mesi fa, la legge di bilancio italiana ha escluso dai benefici fiscali dell’ecobonus i “interventi di sostituzione” con caldaie alimentate a combustibili fossili. Tale disposizione è considerata poco chiara e contraria agli obiettivi di decarbonizzazione ed efficienza energetica.
- Matteo Cimenti – Presidente Assogasliquidi-Federchimica
- Bip Consulting – Autori dello studio
- Assogas – Partecipante all’evento
- Assotermica – Partecipante all’evento
- Utilitalia – Partecipante all’evento
- Proxigas – Partecipante all’evento
“È fondamentale garantire parità di trattamento tra tutte le soluzioni sostenibili”, conclude Cimenti.