Empoli FC e Misericordia insieme contro lo spreco alimentare

solidarietà e sostenibilità al carlo castellani computer gross arena
Un’importante iniziativa di solidarietà ha preso forma presso il Carlo Castellani Computer Gross Arena. Grazie a un accordo tra l’Empoli Football Club e la Misericordia di Empoli, il cibo non consumato nell’area hospitality dello stadio viene ritirato e successivamente donato alla Mensa Popolare del Centro Emmaus, situata in via XI Febbraio a Empoli. Questa azione rappresenta un passo significativo verso la promozione della sostenibilità e offre supporto alle persone più vulnerabili.
il processo di recupero del cibo
Dopo le partite casalinghe, i volontari della Misericordia si occupano di raccogliere il cibo ancora commestibile che, senza questa iniziativa, sarebbe destinato allo spreco. Questo alimento viene sistemato in contenitori termici e trasportato alla Mensa Popolare, dove può essere utilizzato per fornire pasti a chi ne ha bisogno.
l’importanza del progetto
Il Governatore della Misericordia di Empoli, Francesco Pagliai, ha sottolineato l’importanza di questo progetto come un gesto concreto di sostegno a chi vive situazioni difficili. L’Empoli FC gioca un ruolo cruciale nel rendere possibile questa trasformazione da spreco a risorsa preziosa.
attività dei volontari e impatti significativi
Una decina di volontari è coinvolta nella raccolta e nel trasferimento degli alimenti. Avviata durante il campionato 2022-2023, l’attività ha visto una crescita notevole grazie anche all’acquisto di un furgoncino coibentato per il trasporto dei prodotti freschi. Nel 2023 sono stati preparati oltre 26mila pasti, con picchi significativi nel mese di marzo 2025.
- Pasti totali nel 2023: oltre 26mila
- Pasti a domicilio: 326
- Pasti serviti alla mensa: 1.901
esempi virtuosi nella comunità
L’iniziativa dell’Empoli FC ha ispirato altre realtà locali come Dea Eventi & Catering che hanno avviato collaborazioni simili con la Misericordia per recuperare cibo non utilizzato durante eventi vari. Si spera che queste pratiche possano diffondersi ulteriormente, contribuendo così a una cultura basata sulla sostenibilità e sulla condivisione.