Virus sinciziale: solo 4 regioni assicurano immunizzazione completa ai neonati

virus respiratorio sinciziale: un problema globale sottovalutato
Il virus respiratorio sinciziale (VRS) rappresenta una delle principali cause di infezioni respiratorie nei bambini sotto i cinque anni, ma colpisce anche gli anziani e le persone fragili. Ogni anno, a livello mondiale, il VRS causa circa 3,5 milioni di ricoveri e oltre 100.000 decessi tra i più giovani. In Italia, si registrano più di 80.000 visite pediatriche correlate al virus, con circa 15.000 ospedalizzazioni e all’incirca 3.000 accessi in terapia intensiva.
consapevolezza limitata nonostante i dati allarmanti
Nonostante l’entità del problema, la consapevolezza pubblica e l’attenzione da parte delle istituzioni sono ancora insufficienti. Esistono misure preventive efficaci come vaccini e anticorpi monoclonali, capaci di ridurre significativamente l’insorgenza di casi gravi; L’accesso a queste risorse è disomogeneo sul territorio nazionale, esponendo ampie fasce della popolazione vulnerabile a rischi elevati.
differenze regionali nell’immunizzazione dei neonati
L’ultimo rapporto dell’Osservatorio VRS – Accesso equo alla prevenzione, redatto da Cittadinanzattiva, mette in luce una situazione preoccupante: solo Piemonte, Lombardia, Veneto e Sicilia hanno implementato programmi completi per l’immunizzazione dei neonati contro il VRS. Nelle restanti regioni italiane, la copertura è parziale o limitata a determinati periodi dell’anno; alcune aree offrono la somministrazione esclusivamente ai nati in mesi specifici, escludendo così numerosi bambini dal programma di protezione.
Aggiungendo ulteriore gravità alla situazione ci sono le categorie a rischio dimenticate. La vaccinazione materno-fetale, che protegge indirettamente il neonato immunizzando la madre durante la gravidanza, è disponibile solo in Sicilia e Molise. Per quanto riguarda gli anziani e gli adulti fragili, non esiste un’offerta strutturata; vi sono solamente iniziative isolate che hanno garantito dosi limitate a piccoli gruppi nella città di Genova o Siracusa.
sottolineare la necessità di un intervento urgente
Cittadinanzattiva ha sollecitato con urgenza l’inserimento nel Calendario Nazionale di Immunizzazione delle misure disponibili contro il VRS al fine di assicurare equità nell’accesso alla prevenzione in tutte le regioni italiane. È fondamentale superare le attuali disuguaglianze per tutelare adeguatamente tutti i gruppi vulnerabili.
- Piemontesi;
- Lombardi;
- Pugliesi;
- Siciliani;
- Anziani;
- Pazienti fragili;
- Bambini nati nei mesi selezionati;
- Mamme in gravidanza (Sicilia e Molise).