Prato: assassinato il coinquilino per 2000 euro, condanna a 14 anni

omicidio e occultamento del cadavere a prato
Un episodio di violenza estrema ha scosso la comunità di Prato, dove un uomo di 38 anni, Said Jaador, è stato ucciso dal suo coinquilino. Il Gip di Prato ha recentemente rivelato i dettagli del movente che ha portato a questo tragico evento: una lite per spartirsi il bottino di una rapina.
dettagli dell’omicidio
Said Jaador è stato brutalmente picchiato a morte e il suo corpo bruciato e nascosto in un capannone, coperto da materiali edili. La lite tra Jaador e Abdelhadi Hajjai, 52 anni, è scoppiata in seguito alla divisione di duemila euro provenienti da una rapina. Questo omicidio si è verificato il 18 aprile 2023 in un’abitazione situata in via Galcianese a Prato.
ricostruzione dei fatti
Dopo giorni di indagini, il corpo senza vita di Jaador è stato rinvenuto all’interno di un capannone abbandonato solo settimane dopo l’omicidio. Le autorità hanno stabilito che era stato colpito ripetutamente alla testa con un oggetto contundente e successivamente bruciato al volto e al capo per ostacolare l’identificazione. L’ex moglie della vittima aveva presentato denuncia di scomparsa il 21 aprile.
identificazione del cadavere
Il riconoscimento del corpo avvenne grazie ai tatuaggi presenti sulla pelle della vittima. Hajjai tentò persino di cancellare ogni traccia del crimine ritinteggiando l’appartamento. Dopo il ritrovamento del cadavere il 9 maggio, Hajjai fu arrestato e condannato in rito abbreviato.
sentenza e conseguenze legali
L’uomo è stato condannato a una pena complessiva di 14 anni e 10 mesi per omicidio volontario, vilipendio e occultamento del cadavere. Questa sentenza rappresenta una risposta giuridica all’atrocità commessa.