Mario Giordano denuncia la censura del suo libro sui social

Mario Giordano denuncia la censura delle librerie sul libro Dynasty

Il giornalista Mario Giordano, noto volto di Mediaset e autore di numerosi testi di inchiesta, ha recentemente sollevato una questione controversa riguardo al suo ultimo libro, Dynasty. Attraverso i social media, Giordano ha denunciato un presunto boicottaggio da parte di alcune librerie che avrebbero rifiutato di esporre e vendere la sua opera.

L’inchiesta contenuta in Dynasty

Dynasty si presenta come un’inchiesta approfondita sulle famiglie influenti italiane, esaminando le “dinastie” che, secondo Giordano, trasmettono ricchezze e poteri come se fossero beni ereditari. Nonostante le difficoltà nella distribuzione del libro, il giornalista ha affermato che esso risulta essere tra i più letti del momento. Ha evidenziato come “Fa comodo a tanti che certi libri non si leggano”, sottolineando l’esistenza di un pubblico interessato all’opera.

Dichiarazioni sui social riguardo alle librerie

Nella sua denuncia pubblicata su X (ex Twitter), Giordano ha espresso preoccupazione per la presunta censura : “Certe librerie si rifiutano di vendere il mio libro. Lo nascondono e lo ignorano. Questa è censura“, senza specificare nomi. Secondo quanto riportato dal giornalista, ci sarebbe un “boicottaggio silenzioso” attuato da catene e librai indipendenti non favorevoli al contenuto del volume.

A detta di Giordano, la libertà di scelta dei lettori viene compromessa da chi decide quali libri esporre sugli scaffali: “La libertà di scelta passa anche da chi espone e propone i libri. Questa è una battaglia culturale“, ha concluso il suo intervento.

  • Mario Giordano
  • Diverse librerie coinvolte nel boicottaggio
  • Lettori appassionati dell’opera Dynasty
  • Membri della comunità letteraria italiana interessati alla censura culturale
  • Sostenitori della libertà d’espressione nel settore editoriale