Giuramento del segreto assoluto nel conclave e minaccia di scomunica

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giuramento del segreto assoluto nel Conclave

Il Conclave 2025 rappresenta un momento cruciale nella storia della Chiesa, caratterizzato dal giuramento del “segreto assoluto” che precede l’elezione del nuovo Papa. Questo rito è essenziale per garantire la riservatezza delle discussioni e delle votazioni tra i cardinali. L’importanza di questo evento è accentuata dalle recenti polemiche riguardanti alcuni membri del collegio cardinalizio.

significato del giuramento di segretezza

L’elezione di un nuovo Papa è uno dei momenti più significativi per la Chiesa cattolica. Prima dell’inizio del Conclave, tutti i partecipanti, inclusi laici e personale tecnico, sono tenuti a prestare giuramento di segretezza. Questa promessa implica l’obbligo di non rivelare alcuna informazione riguardante le votazioni e gli scrutini al di fuori del Collegio dei Cardinali elettori.

  • Cardinali elettori
  • Laici coinvolti
  • Personale tecnico e sanitario
  • Addetti ai servizi vari

dettagli sul rito del giuramento

Tutti coloro che partecipano al Conclave devono prestare il giuramento nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico, alla presenza di testimoni ufficiali. Non vi è esclusione: medici, infermieri e addetti ai servizi sono tutti chiamati a rispettare questa procedura. La violazione di tale impegno comporta sanzioni severe, inclusa la scomunica.

contenuto della formula di giuramento

I partecipanti devono pronunciare una formula specifica davanti al cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo della Santa Romana Chiesa, con due protonotari apostolici come testimoni. La formula include promesse dettagliate riguardo alla segretezza delle informazioni trattate durante le votazioni.

Ecco cosa prevede il giuramento:

  • Osservanza del segreto assoluto: impegno a mantenere riservate le informazioni relative all’elezione.
  • Astenersi da registrazioni: divieto d’uso di strumenti per registrare o monitorare quanto accade durante il periodo elettorale.
  • Pena per infrazione: consapevolezza che qualsiasi violazione comporterà la scomunica ‘latae sententiae’ riservata alla Sede Apostolica.

L’importanza di questo rituale non può essere sottovalutata; esso assicura che le decisioni prese nel Conclave rimangano confidenziali fino all’annuncio ufficiale dell’elezione del nuovo Pontefice.