Influenza da record: bassetti avvisa che sarà sempre peggio

la conclusione di una stagione influenzale record
La stagione influenzale 2024-2025 si avvia verso la sua conclusione, ma i dati emersi suggeriscono che il futuro potrebbe riservare scenari ancor più allarmanti. Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive presso l’ospedale San Martino di Genova, ha recentemente condiviso le sue preoccupazioni riguardo all’andamento dell’influenza nel paese.
influenza: un’analisi dei numeri da record
Dall’ultimo report della sorveglianza epidemiologica delle sindromi simil-influenzali in Italia, è emerso che ben 16.129.000 italiani sono stati colpiti dall’influenza durante questa stagione, un dato senza precedenti come evidenziato dal sistema RespiVirNet dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Attualmente, i casi mostrano una diminuzione nell’ultima settimana di aprile, segnalando la fine della stagione influenzale.
- 16.129.000 casi registrati
- Aumento rispetto ai 15 milioni previsti per il periodo precedente
- Diminuzione dei casi nell’ultima settimana di aprile
il monito di matteo bassetti per il futuro
Nell’intervento rilasciato a Adnkronos Salute, Bassetti ha sottolineato l’importanza di prepararsi a numeri ancora più elevati in futuro. Ha affermato: “Ci si aspetta che i casi possano arrivare fino a 20 milioni e che la durata della stagione influenzale si stia allungando, partendo da novembre-dicembre e proseguendo fino ad aprile.” Il direttore ha messo in guardia sull’impatto che questi numeri possono avere su un Sistema sanitario nazionale già fragile.
- Aumento previsto fino a 20 milioni di casi futuri
- Lunghezza crescente della stagione influenzale
- Necessità di adottare misure preventive efficaci
- Poca propensione alla vaccinazione e all’uso corretto degli antibiotici da parte della popolazione
Bassetti ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una maggiore consapevolezza riguardo agli strumenti preventivi disponibili, come le vaccinazioni e l’uso responsabile dei farmaci, al fine di affrontare meglio le sfide future legate all’influenza.