Gaza, nuova offensiva di israele: attacco su vasta scala in arrivo

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La situazione nella Striscia di Gaza è caratterizzata da una crescente tensione, con Israele che ha annunciato un’imminente offensiva militare. Le dichiarazioni ufficiali indicano che l’obiettivo principale è garantire la sicurezza della popolazione palestinese, spostandola in aree ritenute più sicure e lontane dall’influenza di Hamas.

L’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza

Secondo il portavoce delle forze di difesa israeliane (Idf), Effie Defrin, l’operazione militare prevede un attacco su larga scala e il trasferimento della maggior parte dei residenti dell’enclave palestinese per proteggerli. Questa fase intensificata delle operazioni segue gli eventi del 7 ottobre 2023, quando si sono verificati attacchi significativi contro Israele.

Obiettivi dell’offensiva

Il portavoce ha sottolineato che i principali obiettivi comprendono:

  • Il ritorno degli ostaggi
  • La sconfitta di Hamas

Netanyahu e le sue dichiarazioni

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha chiarito che l’intenzione non è quella di ritirarsi ma piuttosto di mantenere una presenza nel territorio. In un video condiviso sui social media, ha affermato che i soldati non entreranno per poi ritirarsi rapidamente, ma agiranno con un piano chiaro e definito.

Il piano di espansione militare

L’esecutivo israeliano ha approvato all’unanimità un piano per ampliare le operazioni nella Striscia. Questo programma sarà implementato dopo la visita del presidente statunitense Donald Trump nella regione. Il piano prevede:

  • Conquista del territorio a Gaza
  • Spostamento della popolazione civile verso sud
  • Azione diretta contro Hamas
  • Mantenimento del controllo sugli aiuti umanitari

Critiche dalle famiglie degli ostaggi

Le famiglie degli ostaggi hanno espresso forte disappunto nei confronti del governo israeliamo, accusandolo di dare priorità agli obiettivi territoriali rispetto alla liberazione dei prigionieri. Il Forum delle Famiglie degli Ostaggi ha denunciato questa strategia come un “Piano Smotrich-Netanyahu”. Recenti sondaggi mostrano che oltre il 70% della popolazione israeliana supporta un accordo per il rilascio degli ostaggi in cambio della cessazione delle ostilità.

Tregua e risposte da Hamas

A seguito delle tensioni crescenti, Hamas ha rifiutato una proposta di cessate il fuoco avanzata da Israele. Secondo fonti interne al gruppo militante, l’offerta non includeva la fine totale del conflitto. La situazione continua a essere critica con continue violenze e difficoltà umanitarie nella Striscia.