Lo show di Roberto Vannacci su cosacchi, immigrati e utopie della sinistra

Il generale Vannacci a Genova: critiche alla sinistra e allarmanti questioni di immigrazione
Il generale Roberto Vannacci ha recentemente partecipato a un evento della Lega in piazza Fontane Marose, attirando l’attenzione su diverse tematiche politiche. Durante il suo intervento, ha espresso sostegno per il candidato sindaco del centrodestra, Pietro Piciocchi, e ha avanzato critiche contro le politiche europee relative al riarmo, oltre a sollevare preoccupazioni riguardo all’immigrazione clandestina.
Vannacci contro la sinistra: illusioni e realtà
In apertura del suo discorso, Vannacci ha commentato positivamente l’atmosfera elettorale a Genova, affermando: “Il sentore per le amministrative di Genova è sempre buono. Io dico sempre che le guerre prima si vincono e poi si combattono. E noi qui siamo in buona posizione, nonostante i gufi che stanno continuando a dire ‘chissà cosa succederà’.” Ha accusato la sinistra di basare la propria politica su illusioni piuttosto che sulla realtà: “Non fa altro che mettere davanti la percezione, la fantasia, l’utopia, quello che non c’è. Noi veniamo invece a dire che il mondo reale è questo e stiamo lavorando.
Critiche al riarmo dell’Ue e gestione dell’immigrazione
Uno dei punti più controversi del discorso di Vannacci ha riguardato le politiche di difesa dell’Unione Europea, definite da lui come una “follia“. Ha messo in discussione la necessità di un riarmo europeo con frasi provocatorie: “A Genova avete visto cosacchi che portavano cavalli al porto? Avete visto plotoni avio lanciati di paracadutisti siberiani invadere Genova?” Sottolineando che “non c’è nessun Paese europeo invaso dalla Russia in Ue“, ha citato Cipro come esempio di invasione turca dal 1975.
Sebbene rifiuti l’idea di un riarmo su scala europea, Vannacci ha sostenuto un rafforzamento della difesa nazionale: “Siamo tutti favorevoli a un potenziamento della difesa in Italia, perché gli eserciti sono nazionali: quando ho giurato fedeltà alla patria, l’ho fatto all’Italia, non all’Europa.” Infine, ha identificato l’immigrazione clandestina come una delle principali minacce attuali: “L’immigrazione clandestina ci sta invadendo.”
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