Scomparsa del proprietario di un castello dopo aver intascato 750.000 euro di sovvenzioni per il restauro

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château de magny-en-bessin: un patrimonio in declino

Il Château de Magny-en-Bessin, situato nel Calvados e costruito per Nicolas-Joseph Foucault, intendente di Luigi XIV, è attualmente in uno stato di grave deterioramento. Nonostante il suo passato illustre e i giardini formali che offrono una vista spettacolare sulla Cattedrale di Bayeux, l’edificio ha subito danni irreparabili a causa di due incendi avvenuti nel 2016. La struttura del tetto è crollata, le finestre risultano danneggiate e le pareti mostrano ancora i segni delle fiamme.

sostegno finanziario non utilizzato per il recupero

Tre anni fa, il progetto di recupero del castello ha ricevuto un finanziamento complessivo di 750.000 euro. Di questi fondi, 300.000 euro provengono dalla Loto du Patrimoine (Lotteria del Patrimonio), supportata da Stéphane Bern, mentre oltre 400.000 euro sono stati erogati dalla Direction régionale des affaires culturelles (Drac).
Purtroppo, tali risorse rimangono inutilizzate a causa del rifiuto categorico della proprietaria di consentire lavori sul sito.

la proprietaria: un enigma isolato

La situazione si complica ulteriormente poiché la proprietaria, una donna olandese ottantenne, vive in isolamento all’interno delle pertinenze del castello senza elettricità né acqua corrente. Oltre a negare l’accesso alla tenuta al pubblico e ai volontari desiderosi di contribuire alla ricostruzione, ha abbandonato l’idea iniziale di trasformare il sito in una fondazione dedicata all’arte contemporanea dopo la morte del marito.

tentativi falliti di salvaguardia

Hervé Baptiste, presidente dell’associazione per la conservazione del patrimonio locale, ha elaborato un piano dettagliato comprendente permessi di costruzione e promesse di finanziamento. Tra gli interventi prioritari figurano:

  • impermeabilizzazione dell’edificio;
  • consolidamento della muratura;
  • installazione di un tetto provvisorio.

Questi progetti sono stati ignorati a causa della riluttanza della proprietaria che teme possibili espropri.

Catherine Lecluze della Fondazione del Patrimonio del Calvados esprime preoccupazione riguardo a questa situazione eccezionale. Esiste il rischio che i fondi già stanziati vengano reindirizzati verso altri progetti con conseguenze negative per il dipartimento stesso.
L’assenza della classificazione come monumento storico limita significativamente le possibilità d’intervento da parte delle autorità competenti.

considerazioni finali sulla conservazione patrimoniale

L’attuale scenario mette in luce le difficoltà insite nel sistema francese di protezione dei beni culturali rispetto ai diritti individuali sulla proprietà privata. Malgrado l’impegno economico e la mobilitazione degli attori locali, il futuro dello Château de Magny-en-Bessin appare compromesso dall’atteggiamento incomprensibile della sua proprietaria.

Sorge quindi la necessità di riflessioni su possibili adattamenti legislativi volti a garantire una migliore tutela del patrimonio architettonico francese.