Traffico rifiuti tessili a Prato e Pistoia, coinvolti undici persone

Un’importante inchiesta della DDA di Firenze ha messo in luce un vasto traffico di rifiuti tessili tra le province di Prato e Pistoia. L’indagine, condotta dai carabinieri, ha rivelato l’esistenza di una struttura criminale composta principalmente da individui di origine campana, residenti o domiciliati in Toscana. Complessivamente, sono coinvolte undici persone e tre aziende tessili, gestite sia da italiani che da cinesi.
Dettagli sull’inchiesta
Le indagini hanno accertato che quasi 100 tonnellate di rifiuti sarebbero state gestite in modo illecito, generando risparmi sui costi di smaltimento per decine di migliaia di euro. I sacchi neri contenenti scarti sono stati rinvenuti in terreni e capannoni abbandonati.
Metodologia dell’indagine
L’operazione è iniziata a febbraio 2023 ed è stata portata avanti attraverso pedinamenti, videoriprese e altre tecniche investigative. L’analisi dei materiali sequestrati ha permesso al Nucleo Operativo Ecologico (NOE) di concentrare l’attenzione sull’organizzazione criminale formata da soggetti campani.
Implicazioni legali
Le autorità stanno ora valutando le conseguenze legali per i membri dell’organizzazione e le aziende coinvolte nel traffico illeciti, con l’obiettivo di garantire un intervento efficace contro tali pratiche dannose per l’ambiente e la salute pubblica.
- Undici persone coinvolte
- Tre società tessili (italiane e cinesi)
- Sacchi neri con rifiuti trovati in terreni dismessi
- Costo del traffico stimato in decine di migliaia di euro