Boom di contagi da virus parainfluenzali ad aprile 2025: dati e cause importanti

Situazione dei virus parainfluenzali in Italia nel 2025

Aprile segna la transizione dalla stagione influenzale, portando con sé un clima più mite e giornate più lunghe. Nonostante ciò, questo periodo dell’anno presenta anche nuove sfide per la salute pubblica. Ogni anno, infatti, si osserva un aumento delle infezioni respiratorie causate dai virus parainfluenzali, che possono provocare sintomi sgradevoli e complicazioni in alcuni casi.

Nel 2025, i dati iniziali indicano un incremento significativo dei nuovi casi di infezione. Le statistiche mostrano chiaramente come l’Italia abbia registrato un numero insolitamente elevato di contagi, rendendo necessarie misure precauzionali soprattutto per le categorie più vulnerabili.

Cosa sono i virus parainfluenzali e chi colpiscono

I virus parainfluenzali umani (HPIV) appartengono alla famiglia dei Paramyxovirus e si distinguono dai virus influenzali tradizionali (A e B). Esistono quattro ceppi principali: HPIV-1, HPIV-2, HPIV-3 e HPIV-4. Sebbene generalmente causino infezioni lievi come raffreddore e febbre moderata, nei soggetti giovani o immunocompromessi possono evolvere in condizioni più gravi come laringotracheiti o bronchioliti.

Tali virus tendono a diffondersi durante i periodi di cambiamento climatico, come la primavera e l’autunno, quando il sistema immunitario è spesso compromesso da repentini sbalzi di temperatura.

Aumento dei contagi ad aprile: cause principali

Secondo il sistema di sorveglianza RespiVirNet, tra il 24 marzo e il 7 aprile 2025 sono stati registrati oltre 370.000 nuovi casi. Gli sbalzi termici tipici della primavera sono identificati come il principale fattore scatenante.

Nelle stesse giornate si alternano temperature fresche al mattino a valori molto più elevati nel pomeriggio. Questo scenario mette a rischio le difese delle mucose respiratorie, favorendo l’ingresso dei virus e aumentando il rischio di contagio specialmente per bambini, anziani e persone con patologie preesistenti.

Per mitigare i rischi è fondamentale seguire alcune pratiche preventive:

  • Dressarsi a strati per adattarsi ai cambiamenti climatici;
  • Mantenere una buona igiene delle mani;
  • Aerare gli ambienti senza creare correnti fredde;
  • Sostenere una dieta equilibrata per rinforzare il sistema immunitario.

L’aspetto più preoccupante rimane l’alto numero di casi segnalati: oltre 370.000 infezioni in sole due settimane, evidenziando come i virus parainfluenzali continuino a rappresentare una seria minaccia sanitaria anche al di fuori della consueta stagione influenzale.